Gila: "Impossibile non affezionarsi alla Lazio. Faremo grandi cose"

03.10.2025 14:05 di  Christian Gugliotta   vedi letture
Gila: "Impossibile non affezionarsi alla Lazio. Faremo grandi cose"
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In vista della sfida tra Lazio e Torino, Mario Gila ha rilasciato un'intervista per il match program pubblicato sul sito ufficiale del club biancoceleste.

Cosa ha lasciato la vittoria di Genova?

«Tante cose, perché venivamo da una settimana difficile. Vincere su un campo come quello del Genoa era fondamentale e ora ci permette di affrontare la gara contro il Torino in modo più positivo».

Ora c'è appunto il Torino, una partita difficile contro una squadra che cerca il riscatto.

«Ci aspetta una partita complicata, sappiamo come giocano perché conosciamo Baroni. Sarà un piccolo vantaggio ma dovremo andare al 100% per dare continuità alla vittoria di Genova e migliorare la nostra classifica».

Hai sempre speso parole importanti per questa squadra, quanto rimani fiducioso sulle qualità della Lazio nonostante l'inizio non facile:

«Credo molto nelle potenzialità di questa Lazio. Siamo una squadra in crescita con un progetto importante, con il tempo faremo grandi cose. Abbiamo molta fiducia nei nostri mezzi. Cancellieri? Sono felice per lui, abbiamo un bel rapporto.Spero che continui così perché sappiamo quanto può darci, abbiamo bisogno del suo talento».

Che Mario Gila ha ritrovato Sarri?

«Un Mario equilibrato, che controlla meglio i momenti della partita e lavora per essere un leader. Ora sono più maturo, due anni fa ero un cavallo pazzo. (ride, ndr). Sono felice della sua fiducia, lo rispetto molto. Il mister ora è più sereno e questo lo trasmette anche a noi».

La ritrovata solidità della squadra cosa vuol dire per un difensore?

«Siamo sempre stati solidi finora, a parte la partita contro il Como. Anche nelle sconfitte contro Sassuolo e Roma abbiamo concesso poco: sono sicuro che quest'anno in tante partite non subiremo gol».

Tra poco diventerai papà di due gemelli, quanto è importante la serenità fuori dal campo per un calciatore?

«Tanto, la testa conta più del fisico. In campo si vede se uno è sereno fuori. Essere circondato da persone che ti vogliono bene è fondamentale, spero che in futuro si capisca che noi calciatori siamo esseri umani e non dei robot».

È il tuo quarto anno qui alla Lazio, ti aspettavi di legarti così tanto a questi colori?

«È impossibile non affezionarsi alla Lazio, sento un grande senso di appartenenza. La Lazio mi ha permesso di diventare un vero calciatore professionista, le difficoltà dei primi mesi mi hanno insegnato molto. Qui ho trovato anche l'amore, sono felice e ringrazierò per sempre chi mi ha dato questa opportunità».

Sei riuscito in questi mesi a sentire uno dei tuoi più grandi idoli come Nesta?

«Purtroppo no! Sono però sicuro che arriverà presto il momento».

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