Lazio, attenzione spoiler! Alla fine segna sempre Caicedo

Il gol contro il Cagliari, arrivato al 97', regala tre punti di platino alla Lazio. Caicedo ancora decisivo come contro Sassuolo e Juve.
17.12.2019 08:00 di  Marco Valerio Bava  Twitter:    vedi letture
Fonte: MarcoValerio Bava-Lalaziosiamonoi.it
Lazio, attenzione spoiler! Alla fine segna sempre Caicedo

!!!Attenzione spoiler!!! Alla fine segna sempre Caicedo. La Lazio vola sempre più alta, sbanca anche Cagliari, affossando la banda Maran che era imbattuta da tredici gare, lo fa nel recupero, segnando due gol oltre il novantesimo. Il timbro finale, quello da tre punti, lo mette la Pantera, the last minute man, l’uomo degli ultimi minuti, anzi dell’ultimo minuto, quello che si sta abbonando al brivido di far saltare il banco negli attimi che precedono lo scoccare della fine del match. Felipe graffia ancora, come a Sassuolo, come contro la Juventus. Ancora un gol oltre il 90’, ancora una rete che porta punti. Pesantissimi. La sua è una storia particolare, merita d’essere raccontata, d’essere celebrata. Lui che dopo quell’errore di Crotone era stato messo alla gogna, lui di cui si chiedeva la cessione. Ci ha pensato Inzaghi a far muro, a proteggere il suo giocatore, di cui intravedeva qualità e personalità. S’è opposto alla cessione, questa estate lo ha convinto a rimanere, l’ha persuaso a rinnovare fino al 2022, promettendogli che spazio e occasioni non sarebbero mancate. L’ha fatto Simone perché ci credeva, perché ne vedeva impegno e abnegazione in allenamento. Dedizione soprattutto. In sintonia con il gruppo, uomo spogliatoio, capace di fare da spalla e da scorta a Immobile. Non s’è mai scomposto Caicedo, nemmeno nei momenti più difficili, ha atteso, ha pazientato, ostinato nel suo volersi imporre e cancellare dalla sua storia laziale l’errore dello “Scida”. Ha avuto ragione Inzaghi, ha avuto ragione Caicedo e oggi la Lazio raccoglie frutti maturi, inebrianti: “Devo fare i complimenti a chi è entrato: Jony, Cataldi e Caicedo ci hanno fatto vincere la partita. Felipe merita tutto quello che sta raccogliendo”, Simone non ha usato mezzi termini, ha voluto dare un’altra carezza al suo numero 20.

DECISIVO - Già contro il Sassuolo aveva sbrogliato una matassa complicata, regalato tre punti d’oro al rientro dalla sosta, su un campo difficile. Aveva fatto un gol da centravanti, appoggiandosi all’avversario, usandolo come perno e beffando consigli con il destro. Non il suo piede preferito. Passano due settimane, ecco la Juventus all’Olimpico, ancora un gol nel finale, stavolta non una rete da tre punti, ma della sicurezza, per spegnere le ultime velleità della Signora e sancire un trionfo storico, clamoroso, meritato. Scorrono altri nove giorni. La Lazio è in forcing a Cagliari, è sotto di un gol, preme ma non riesce a far breccia nel fortino sardo, mancano cinque minuti alla fine e arriva il gol di Luis Alberto. È importante, ma serve di più, bisogna osare, volare più alto e Caicedo lo fa, stacca imponente su Klavan, lo brucia, colpisce la palla che beffarda supera Rafael. Il cronometro segna 97’ e 27’’. Boom. È il gol che ammazza la partita, la chiude, la fa pendere dalla parte della Lazio. È l'uomo a cui si da la palla che scotta, quello che piazza la bomba sulla sirena e riscrive il finale, quello che manda la Lazio in paradiso e gli altri all'inferno, attoninti di fronte a giocate improvvise, inaspettate. I numeri dell’ecuadoriano cominciano a essere a delineare una realtà evidente. Caicedo è molto più di una riserva, d’un attaccante di scorta, di un'ancora di salvezza. Segna un gol ogni 80’ Felipe, ha una media straordinaria, Immobile segna una rete ogni 76’, viaggiano a ritmi insostenibili da ogni altra coppia di centravanti della Serie A. Caicedo entra e decide, Inzaghi l’aveva mandato in campo a dieci minuti dalla fine, ha segnato al terzo pallone toccato, dimostrando di essere uno che gli equilibri sa spostarli. Eccome. Proietta la Lazio in orbita, a tre punti dalla vetta, a +7 sulla quinta in classifica. Nel filotto di otto vittorie consecutive c’è la firma a fuoco dell’ecuadoriano, ha portato 4 punti fin qui, pensate come sarebbe tutto diverso senza i suoi acuti. Lui, l’uomo dell’ultimo minuto, lui che sta spingendo la Lazio oltre ogni limite.

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