Ciacci (eSports Lazio): "Il mio un amore a prima vista, mi ispiro a Caicedo. Campionato? Onorerò la maglia"

Adriano Ciacci ha parlato ai nostri microfoni della sua fede biancoceleste e dell'emozione di poter rappresentare la Lazio nella prossima eSerie A.
11.02.2021 07:25 di  Elena Bravetti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Elena Bravetti - Lalaziosiamonoi.it
Ciacci (eSports Lazio): "Il mio un amore a prima vista, mi ispiro a Caicedo. Campionato? Onorerò la maglia"

Quella di mercoledì scorso è stata una giornata da sogno per Adriano Ciacci. Tifoso biancoceleste, insieme a Giuseppe “RaissForever_10” Frigerio e Daniel "Danielitoperu_10" Brena, rappresenterà la Lazio eSports su PES nel prossimo campionato di eSerie A, competizione che partirà il prossimo marzo. Adrian_ssl23 - questo il suo nickname su PES - è stato scelto al termine della fase di qualificazione. L'annuncio è arrivato nel corso del 'draft', momento in cui vengono comunicati i nuovi player da aggiungere a ogni club. Adriano è entrato a far parte del team, coronando il sogno di giocare per la squadra di cui è tifoso. Intervenuto ai nostri microfoni, Ciacci ha raccontato l'emozione del momento, sottolineando il modo viscerale in cui vive la passione per la Lazio e il percorso che l'ha portato a poter indossare la maglia biancoceleste da protagonista.

Al termine delle qualificazioni sei stato scelto per rappresentare la Lazio nella prossima eSerie A. Ci racconti l’emozione del momento, anche in virtù del tuo essere tifoso biancoceleste?

"Avevo già iniziato a coltivare questa speranza. Son convinto che proprio il desiderio di indossare la maglia della Lazio mi abbia dato quella spinta in più per far bene nella competizione di qualificazione. Quando è arrivato il momento della scelta, non riuscivo a crederci, continuavo a guardare lo schermo dietro di me per accertarmi fosse tutto vero".

Mentre giocavi in modo amatoriale, hai mai pensato un giorno di poter far parte della squadra di cui eri tifoso?

"Far parte della Lazio per me era impensabile! Sin da piccolo giocavo con parenti e amici. Non esisteva ancora il mondo degli eSports, ci si accontentava di scegliere la propria squadra e portarla a raggiungere i più grandi traguardi".

Il mondo degli eSports non è ancora molto conosciuto. O meglio, solo da poco tempo a questa parte sta ricevendo le attenzioni di tanti addetti ai lavori. Ci parli dei tuoi inizi in questo mondo e del percorso che ti ha portato a entrare nella squadra biancoceleste?

"Come tutti si inizia sfidando parenti e amici in casa. Poi ho avuto modo di apprezzare la modalità online, quindi di potermi confrontare contro i migliori player d'Italia, d'Europa e del mondo. La competizione stimola l'allenamento, il miglioramento. Affrontare avversari sempre più forti ti aiuta ad alzare l'asticella, e quindi a migliorare. Far parte adesso di una squadra che ha già in organico due grandi giocatori (raissforever_10 e danielitoperu10, ndr) è motivo d'orgoglio. Loro sono due player già affermati nel panorama italiano".

E invece, ci racconti il tuo “percorso” da tifoso? Come nasce la tua fede per la Lazio e come vivi questa passione?

"Potrei parlare ore di questo (ride, ndr). Partiamo dalla mia citazione preferita, quella di Chinaglia 'Di Lazio ci si ammala inguaribilmente'. È una frase a cui sono particolarmente legato perché la mia non è una storia che si tramanda di padre in figlio, ma è stato proprio un amore a prima vista. Sono rimasto affascinato dai colori, dall'aquila, dal suo essere fiera, regale, da ciò che simboleggiava, dalla storia della Lazio. Una volta incrociate le strade per me è stata una sorta di maledizione - benedizione. Vivo questa passione in modo viscerale. Mi ha portato a seguire i ragazzi in tutti gli stadi d'Italia, dal Mapei Stadium a Marassi, passando per il Bentegodi. La Lazio influenza le mie giornate. Hai settimane d'ansia prima della partita, oppure giorni successivi a una sconfitta in cui magari sei nervoso, abbattuto. Ci sono quelle partite che ti lasciano segni profondi, penso a Lazio - Inter con il rigore di de Vrij o alla sfida col Salisburgo. Sono quegli eventi che ti portano a dire 'ma perché?', però questo poi rende più belle le vittorie, sai quanto lavoro c'è dietro, riesci a gustartele maggiormente".

A marzo partirà il campionato. Con quali aspettative, sia individuali che di squadra, sei pronto ad approcciarti a questa nuova esperienza?

"L'obiettivo è quello di onorare la maglia e portare in alto i nostri colori. Il campionato sarà molto difficile, il panorama italiano a mio avviso è il migliore d'Europa. Ci sono i campioni d'Europa in carica. Quindi sarà un percorso complicato, ma noi abbiamo i mezzi per far bene e, soprattutto, per far divertire i tifosi laziali".

Su campi diversi ma ugualmente a difesa dei colori biancocelesti. C’è un calciatore della prima squadra della Lazio calcio in cui, in parte, ti rivedi o per cui, magari, provi una particolare ammirazione?

"In difesa dico Acerbi. Lui non conosce il significato della parola riposo, è un esempio di tenacia per ciò che ha passato. E questa stessa determinazione a non mollare è quello che mi ha portato a raggiungere questo traguardo oggi. A centrocampo dico l'ultimo vero 'numero diez' d'Europa, Luis Alberto. Vede linee di passaggio che non esistono, riesce a uscir fuori la sua abilità nello stretto. Sono abilità che, anche su PES, riescono a distinguere un gioco nella media da un grande player. E per quanto riguarda l'attacco, Immobile è scontato quindi non lo dico. Scelgo chi senza mai lamentarsi entra in campo a guerra già iniziata, riuscendo a coinvolgerne le sorti. È un po' il 'deus ex machina' della Lazio, Gandalf che arriva all'alba del quinto giorno (ride, ndr), il mitico Caicedo. Anche io come lui entro a far parte di questo team come un gregario, quindi cercherò di ispirarmi a lui per dare il mio aiuto come sarò chiamato in causa, e lasciare un segno".

Pensi sia possibile un coinvolgimento del calcio giocato nel vostro mondo? Penso, magari, attraverso delle sfide online con i calciatori stessi…

"Sarebbe un sogno. Ci piacerebbe raggiungere risultati sul campo e avvicinare i tifosi laziali alla sezione esports. Tra i modi per avvicinarli sarebbe bello organizzare partite insieme a loro parlando di Lazio e appunto, coinvolgere in alcune occasioni anche i calciatori. Perché no organizzare attraverso le partite anche raccolte fondi per associazioni e ospedali. È un mondo nuovo e giovane per alcuni tifosi e le possibilità sono parecchie"

Intervista fatta in collaborazione con Francesco Tringali

© RIPRODUZIONE RISERVATA - La riproduzione, anche parziale, dell’articolo è vietata. I trasgressori saranno perseguibili a norma di legge.

Pubblicato il 10/02

Lazio, Luis Alberto in diretta con Gli Autogol: "Cataldi il più casinista, mentre con Radu..."

Atletico Madrid, ancora problemi con il Covid: annullata la seduta di allenamento

TORNA ALLA HOMEPAGE