Edoardo Romero: "Io romano con la Fiorentina dentro. Tik Tok mi diverte e Milinkovic poteva..."

05.02.2022 13:00 di  Edoardo Zeno  Twitter:    vedi letture
Fonte: Edoardo Zeno - Lalaziosiamonoi.it
Edoardo Romero: "Io romano con la Fiorentina dentro. Tik Tok mi diverte e Milinkovic poteva..."

"Sono romano di Roma, ma ho la Fiorentina dentro". È nato e cresciuto nella Capitale tra giallorossi e biancocelesti Edoardo Romero, ma nelle sue vene scorre sin da bambino sangue viola. 21 anni e una passione incommensurabile per il calcio che racconta ogni giorno su Tik Tok dove ha poco meno di 127 mila followers con cui scambia opinioni e racconta il pallone che rotola secondo il suo punto di vista. Ma com'è nato questo grande attaccamento per la Viola in una città come Roma? "È curioso. Mio padre è giallorosso, ma non ha mai cercato di portarmi dalla sua parte. Fino ai dieci anni non ho tifato nessuna squadra anche un po’ per differenziarmi dagli altri. L’unico che provava a convincermi era mio nonno di Firenze. Ci è riuscito e adesso sono viola grazie a lui”. E poi la domanda sorge spontanea. Com'è la la vita di un tifoso della Fiorentina nella Capitale? “Ho sempre incontrato più romanisti che laziali. Sono un po’ più filo biancoceleste visto che gli sfottò li ho sempre presi, per la maggior parte, dai tifosi giallorossi. Fiorentina-Roma lo vivo come un Fiorentina-Juventus. Il giorno del 7-1 al Franchi in Coppa Italia è stata una goduria indescrivibile, giravo per la Capitale come un re”.

L’Edoardo che vediamo su Tik Tok che tipo di persona è? La stessa che incontriamo per strada?

“Quando mi fermano per strada dicendomi ‘tu sei quello che fa i tik tok’ mi fa sempre strano. Sono video in cameretta dove esprimo la mia opinione, mi diverto e mi fa molto piacere vedere che le persone interagiscano. Mi sto abituando a vedere gente che mi considera un tiktoker. Non ho mai proposto sui social un personaggio, mentre vedo tante altre persone che si creano un personaggio e lo portano avanti. Sono sempre stato me stesso che portava avanti la sua passione, i suoi attimi di gloria e anche le delusioni”.

Fiorentina-Lazio di questa sera è uno scontro diretto che vale tanto…

“I punti iniziano a pesare tanto. Sono molto curioso di vedere la reazione della Fiorentina dopo la cessione di Vlahovic. Il match di andata mi ha un po’ annoiato”.

Vlahovic, l’ultimo dei ‘traditori’ dopo Bernardeschi e Chiesa. E il ‘mezzo tradimento' di Milinkovic te lo ricordi?

“A quei tempi non lo conoscevo benissimo. Non aveva ancora la reputazione che ha oggi come uno dei centrocampisti più forti in Italia e in Europa. Era una promessa. Segnò contro di noi anche il suo primo gol, c’è una maledizione al Franchi. Ogni volta che vedo un’azione del Sergente, penso e mi ricordo che era a un passo dal diventare un nuovo calciatore della viola”.

Chi leveresti alla Lazio per la partita di domani?

“Immobile. Sarò scontato ma parliamo del più forte in Italia per numeri e rendimento. Centravanti della Nazionale? Sono sempre stato dalla parte di Ciro. Estrema fiducia a lui. Il talento c’è e l’ha sempre dimostrato. Parla per lui tutto ciò che ha dimostrato sul campo in questi anni”.

Classifica finale? Come la vedi la zona Europa?
“Per la Fiorentina spero nel sesto posto. La Lazio dico tra settimo e ottavo. La squadra è forte ma servivano rinforzi dal mercato”.

Fiorentina in Europa League e Vlahovic campione d’Italia con la Juve oppure Fiorentina fuori dall’Europa e Vlahovic neanche in Champions?

“Penso sempre al bene della Viola. Sempre e comunque. Dico solo che chi ha lasciato Firenze malamente ha addosso una maledizione. Bernardeschi è calato tantissimo, Chiesa ha avuto questo bruttissimo infortunio – del quale mi dispiace vista anche la sua importanza per la Nazionale di Mancini – e adesso vediamo Vlahovic”.