Lazio, Luis Alberto: "Solo noi togliamo trofei alla Juve. Futuro? A luglio..."

Luis Alberto parla dopo il successo in Coppa Italia contro l'Atalanta e si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa...
16.05.2019 11:45 di  Antoniomaria Pietoso  Twitter:    vedi letture
Fonte: Antoniomaria Pietoso - Lalaziosiamonoi.it
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ATALANTA LAZIO LUIS ALBERTO - "Una stagione complicata per me. Anche oggi (ieri, ndr) ho dovuto giocare con un’infiltrazione e per questo sono uscito. Sono contentissimo del trofeo e la presenza nella prossima Europa League. Questo gruppo lo meritava e anche il mister che ha subito critiche gratuite assolutamente immotivate. Sono felice soprattutto per lui perché ha dato tutto se stesso". Inizia così con medaglia al collo e sorriso smagliante, l'intervista di Luis Alberto ai media spagnoli dopo il successo in Coppa Italia contro l'Atalanta. Ai microfoni di Radio Onda Cero e As Tv, il numero dieci biancoceleste ha parlato anche del calcio italiano dominato dalla Juventus, a cui però la Lazio ha giocato più di qualche tiro mancino: "Abbiamo avuto merito doppio perché la Juve in Italia vince tutto e noi gli abbiamo tolto due trofei negli ultimi due anni.  La Juve è fortissima ma siamo riusciti a strappargli la Supercoppa in finale lo scorso anno. L’Atalanta rivelazione? No da tre anni fanno bene, è una squadra che mi piace perché gioca all’attacco e giocano come fratelli. Un gruppo unito che andrà lontano. Oggi non hanno vinto, ma io sono contento (ride, ndr). Gli auguro di andare in Champions".

CRITICHE E FUTURO -  Lo spagnolo va più nei dettagli di cosa gli ha fatto particolarmente male in questa stagione:  "Un anno duro per me e la mia famiglia, soprattutto quando i risultati non arrivavano. Quando andava bene ero un fenomeno, quando le cose non giravano dovevo andare via. Non si fa così, non va bene. Questo infastidisce perché la gente non capisce quanto noi soffriamo questa pressione continua. Ora sono troppo felice e mi voglio godere questa vittoria. Futuro? Andiamo a festeggiare con i miei compagni e poi vedremo a luglio. Festeggerò con mia moglie, i miei due figli, i miei genitori e i miei amici che sono qui allo stadio con me". Non poteva mancare alla fine una battuta sul Siviglia, squadra dove ha iniziato a giocare a calcio. Anche gli spagnoli hanno avuto tanti propblemi ma Luis spera che il finale della Liga regali qualche gioia: "Seguo il Siviglia, è la squadra del mio cuore e di tutta la mia famiglia. Ha avuto una stagione difficile, spero vada in Champions anche se ci sono poche chance".

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