L'AVVERSARIO - Da Zeman ad Andreazzoli un'altra Roma, ma il progetto non decolla...

Alla Roma il famoso progetto americano, non trova un degno architetto. In queste due stagioni si è passati dal finto Tiki – Taka di Luis Enrique, al calcio super offensivo di Zeman. Se il tecnico asturiano dalle parti di Trigoria ha fatto male, peggio di lui è riuscito Zeman, che non solo non ha raccolto i risultati sperati, ma è riuscito a fare a pezzi addirittura uno spogliatoio già in ginocchio. A rimettere in ordine il puzzle di due stagioni ci sta provando Aurelio Andreazzoli, chiamato al disperato compito di rimettere in piedi una stagione fin ora avara di soddisfazioni.

LA SQUADRA – Dopo il fallimento Zeman, i giallorossi si sono affidati ad Aurelio Andreazzoli che ha totalmente ribaltato lo schema tecnico del boemo. Addio 4-3-3 ed ecco il ritorno al 3-4-2-1 con il quale tanto bene aveva fatto Spalletti. Questo ha portato la Roma a coprirsi di più, ma ha ridotto il numero di punte, ed ecco allora che i malumori aleggiano in casa giallorossa, in modo particolare con Osvaldo. Chi ha saputo adattarsi al nuovo schema tattico invece è stato Lamela che riesce a rendere anche da trequartista. Proprio come accadeva ai tempi di Spalletti a salire è stato il rendimento di Totti, che comunque non ha risentito del cambio di gestione dell'allenatore sapendosi adattare sia come punta esterna che centrale.

BONUS&MALUS – Insomma la Roma di Andreazzoli è più attenta ed equilibrata, l'opposto di quella di Zeman. I difetti: nonostante sia una squadra meno spregiudicata, quella giallorossa ha ancora come cruccio quello di subire parecchi gol. Con Andreazzoli in panchina in 7 gare sono state 9 le reti subite, ma sicuramente meno gli errori grossolani in fase difensiva rispetto a quelli che si vedevano con Zeman. I pregi: Questa Roma in avanti ha tanta qualità e velocità, anche se si agisce con un unica punta i gol arrivano a grappoli, nelle ultime 7 sono stati 11 i gol che sono valsi alla nuova Roma targata Andreazzoli 13 punti.

OCCHIO A... - Totti e De Rossi che sentiranno sicuramente il derby in modo particolare. Da tenere sotto particolare attenzione anche la velocità e l'estro di Lamela.