La Lazio e il 25 dicembre: 98 anni fa il gesto eroico di Dante Filippi
Una volta il calcio non conosceva soste. Si giocava sempre la domenica e poco importava se era il giorno di Natale. Quando il 25 dicembre capitava di domenica per i calciatori, gli allenatori e rispettivi staff era un dramma. Doveva lasciare le proprie case, ignorando la ricorrenza religiosa, per scendere in campo a proteggere la propria maglia.
25 DICEMBRE 1927 - E il 25 dicembre del 1927 questa eventualità toccò, per la prima e unica volta nella sua storia, anche alla Lazio. Quel giorno la squadra allenata da Sedlacek scese in campo contro il Padova in trasferta. Un appuntamento amaro per il risultato (sconfitta per 2-0 con le reti di: Sendoz e Vecchina), ma entrato nella storia della società biancoceleste.
IL SACRIFICIO DI DANTE FILIPPI - A caratterizzare la fredda giornata veneta fu, infatti, il gesto eroico di Dante Filippi. L'attaccante della Lazio era reduce da un bruttissimo infortunio alla gamba, ma quel giorno decise di scendere in campo sacrificandosi per la maglia e per i suoi tifosi. Una follia, viste le sue condizioni, che a fine partita gli costò una serie di punture di morfina per placare il forte dolore.
Il sacrificio di Dante Filippi non fu utile ai fini del risultato, ma gli permise di entrare di diritto nella storia della Lazio. L'attaccante all'epoca ventitreenne divenne, ed è tutt'oggi, un simbolo della fedeltà alla maglietta e di dedizione alla causa. Una bandiera che sventola fiera ogni 25 dicembre in casa biancoceleste.
