Lazio dr.Jekyll e Mr.Hyde: in trasferta riecco il mostro e il Sassuolo gode

Perde la Lazio, perde ancora in trasferta, rimanendo impantanata a quota tre in classifca. Vince il Sassuolo, alla prima vittoria dopo il ritorno in Serie A, che aggancia proprio i biancocelesti in classifica. Dopo Como, altra prestazione quantomeno rivedibile lontano dall'Olimpico. Male la squadra di Sarri, quasi mai pericolosa nel primo tempo e troppo confusionaria e lunga nel secondo tempo e che paga una disattenzione grave su palla inattiva. La sensazione generale è che il Sassuolo comunque avesse più fame, maggior determinazione rispetto alla Lazio e che questo abbia poi fatto la differenza. Non solo il risultato, però. Arrivano brutte notizie anche da altri fronti perché Rovella e Castellanos sono stati costretti al cambio per problemi muscolari e a una settimana dal derby (già delicatissimo) non può che essere un altro motivo di preoccupazione...
Sarri conferma quella che era la formazione paventata alla vigilia, con la sola eccezione di Rovella che viene mandato in campo nonostante i fastidi muscolari dell'ultima settimana. L’avvio di tempo è equilibrato: le due squadre tentano di prendere campo alternandosi nelle iniziative, con un paio di spunti pericolosi da ambo le parti. Al 14’ Pinamonti ha avuto la prima vera chance, liberato in profondità, ma Romagnoli è stato attento a chiudere. Lo stesso difensore biancoceleste si è ripetuto poco dopo (17’) neutralizzando ancora l’attaccante neroverde. Sarri chiede ai suoi di giocare sugli esterni, se la prende con Dele-Bashiru reo di non andare a occupare lo spazio lasciato libero dal movimento ad accentrarsi di Zaccagni e con Cancellieri che non sempre si coordina con Guendouzi nelle uscite. La gara si accende al 19’: prima un brivido per il Sassuolo con l’errore difensivo tra Muharemovic e il portiere Muric, che ha rimediato in extremis; poi la risposta immediata dei padroni di casa con Laurienté, fermato solo dal provvidenziale intervento di Gila. L’episodio più controverso al 24’: Vrancx viene punito con il rosso diretto per un fallo duro su Rovella. Dopo il check al VAR, però, l’arbitro Tremolada ha ridimensionato la sanzione, trasformando l’espulsione in semplice ammonizione, spiegando come quello del giocatore tedesco fosse fallo imprudente e non grave fallo di gioco. Poco dopo l'episodio pericolo portato dai neroverdi, sbaglia Romagnoli che viene scippato da Pinamonti, l'ex Genoa calcia col mancino e trova Provedel che di piede respinge. Rovella (ammonito per proteste) deve lasciare il campo per il riacutizzarsi dei fastidi muscolari accusati nei giorni scorsi, al suo posto dentro Cataldi. Nel finale buona iniziativa di Dele-Bashiru che viene abbattuto al limite dell'area da Idzes, Tavares raccoglie il pallone e calcia male di destro, ma la Lazio protesta perché avrebbe voluto che Tremolada fischiasse fallo sul nigeriano.
Sarri cambia durante l'intervallo con Belahyane che prende il posto di Dele-Bashiru, cambio anche nel Sassuolo con Coulibaly al posto di Walukiewicz. Il primo tiro della ripresa è di Cataldi, destro dai 25 metri che non trova lo specchio della porta. Il Sassuolo però prende campo, alza il baricentro Altri cambi nella Lazio con Sarri che sgancia Dia e Pedro, al posto di Castellanos e Cancellieri, per il Taty borsa del ghiaccio sul quadricipite. Lazio a un passo dal vantaggio al 61', cross da destra di Guendouzi e colpo di testa in tuffo di Zaccagni che però trova un intervento irreale di Muric che manda in angolo. Ma la Lazio alla lunga perde le distanze e il Sassuolo in ripartenza crea problemi e proprio da una ripartenza, per l'ennesima volta sulla corsia sinistra d'attacco, nasce il vantaggio neroverde. Corner di Berardi, sponda di Muharemovic e tocco vincente di Fadera a due passi da Provedel. L'ex Como è tenuto in gioco da un pigro Zaccagni che ci mette troppo a salire e a staccarsi dal palo. Reagisce la Lazio e prima Zaccagni e poi Dia mettono paura al Sassuolo che si salva prima con la ribattuta di Muharemovic e poi con la parata di Muric. Ultimo cambio per la Lazio all'80': fuori Guendouzi e dentro Isaksen che si rivede almeno per uno spezzone. Occasionissima Lazio al 91', angolo da sinistra di Tavares, Gila stacca in completa solitudine ma manda alto. Nel finale altri assalti sterili della Lazio, sempre da palla inattiva, sempre Gila a provarci e sempre senza successo. Proteste anche per un contatto tra Provedel (salito in area avversaria) e Thorsvedt che però non sembrano fondate. La Lazio crolla ancora in trasferta, solo tre punti in altrettante partite. Como e Reggio Emilia certificano il mal di trasferta e un processo di apprendimento del sarrismo ancora lontano dall'essere completato.
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