Lazio, Salvatore Marzano e la missione ad Auronzo: "Ho tagliato i capelli a tutta la squadra"

L'intervista esclusiva realizzata insieme a Salvatore Marzano, il barbiere dei calciatori della Lazio: ha raggiunto Auronzo per una missione in trasferta.
22.07.2019 08:30 di Carlo Roscito Twitter:    vedi letture
Fonte: Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
Lazio, Salvatore Marzano e la missione ad Auronzo: "Ho tagliato i capelli a tutta la squadra"

Tagli da record. Ha sfruttato le pause pranzo per rifare il look all’intera squadra. Salvatore Marzano è partito da Roma in macchina, due trolley e uno zainetto, bagagliaio caricato all’improvviso. Una missione speciale ad Auronzo di Cadore. Lui, il barbiere della Lazio, ha raggiunto il ritiro ieri mattina e già stasera tornerà nella Capitale dove fa base con il negozio “Figaro Barber Salon”. Forbici e rasoio, rapidità e precisione: quarantotto ore di lavoro no stop. E oggi è lunedì, altro che giorno di riposo. Gli sono toccati gli straordinari in trasferta.

Salvatore, due giornate di fuoco…

Vero, sono arrivato ieri mattina, entro stasera finisco di tagliare i capelli a tutta la rosa. Sono stato contattato da Immobile, Patric e Luiz Felipe, d’accordo con loro ho raggiunto Auronzo per questa full immersion.

Ieri com’è andata?

Bene, ho “sistemato” almeno metà squadra. Ho iniziato con Patric, poi è stato il turno di Immobile, Milinkovic, Radu, Luis Alberto, Correa, Badelj e Marusic. Anche del neoacquisto Jony. Tutti dalle 13 alle 16 e dopo cena.

Velocità quasi da record…

Ormai sì, i calciatori si fidano di me, conosco bene i loro capelli, per questo sono rapido. Solo che non mi aspettavo la chiamata, ho preparato in fretta le valigie e gli attrezzi, due trolley e uno zaino. È un po’ differente rispetto a quando vado a Formello.

Insomma, anche tu partecipi ai ritiri della Lazio.

Durante l’anno raggiungo il centro sportivo ogni volta che la squadra deve disputare una partita in casa. Il giorno prima, per la precisione. Così è più facile e posso tagliare i capelli di tutti i calciatori senza farli scomodare.

Ad Auronzo invece è la prima volta?

Sì, sono contento, per me è una bella soddisfazione essere cercato in un contesto del genere, quando i giocatori devono concentrarsi solo sulla preparazione alla nuova stagione.

Come entri nel mondo Lazio?

Il primo calciatore è stato Immobile. Siamo entrambi napoletani, abbiamo subito stretto un legame di amicizia. Tramite lui ho conosciuto gli altri della squadra e mi si è aperto il “mondo”. Ciro prova a essere alla moda, mi dice sempre “fammi una cosa nuova”. Ma per lui scelgo sempre un taglio più classico: è un tipo semplice, non perde troppo tempo con il pettine, quindi preferisco un look easy.

Il fissato della squadra?

Patric, tutta la vita. È un casino, perennemente indeciso, poi si fida e fa quello che gli consiglio io. L’ho conosciuto coi capelli lunghi, gli dissi “ci metterò pure un anno, ma prima o poi te li taglio…”. Sembrava un Power Rangers. Si è instaurata una grande amicizia anche con lui, usciamo spesso insieme.

La richiesta più strana?

Forse Correa, ha giocato e vinto la finale di Coppa Italia con i capelli biondi. Ma non glieli ho fatto io. Li voleva sul grigio, un bel colore particolare. Gli avrei fatto un bel lavorino…

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