Di Matteo ricorda la Lazio: "Tifosi fantastici. Con Zeman e Lotito..."
Lunga intervista al podcast ceco Livesport Daily di Flashscore per Roberto Di Matteo, che ha parlato della sua carriera da giocatore e da allenatore tornando anche sul suo periodo alla Lazio. Di seguito le sue dichiarazioni: "Il mio primo anno alla Lazio è stato con Dino Zoff, poi nella seconda stagione è arrivato Zdenek Zeman. È stato un cambiamento totale. Siamo passati da un allenatore molto tradizionale a uno innovativo, pieno di idee nuove. Il suo calcio era entusiasmante e offensivo. Giocavamo uno dei migliori calci visti in Italia in quel periodo, con il 4-3-3, tutti all’attacco, pressing alto".
"Trovare l’equilibrio tra attacco e difesa a volte era complicato, ma da giocatore era davvero divertente. Gli allenamenti erano durissimi - era famoso per questo - soprattutto durante la preparazione. Ma abbiamo chiuso il campionato ai vertici, secondi e terzi in quelle stagioni, e giocato un calcio incredibile. Molte cose che ho imparato da lui mi hanno poi influenzato come allenatore. Era tutto incentrato sul calcio offensivo. Voleva una linea difensiva molto alta e un pressing aggressivo, che a metà anni Novanta era insolito. Difendevamo quasi a centrocampo. Il modulo era il 4-3-3, con due esterni, una punta e i due numeri otto che si inserivano. Gli esterni accentravano, i centrocampisti si univano all’attacco. Era bello sia da giocare che da vedere, e ci lavoravamo ogni giorno in allenamento".
"La Lazio ora? Lotito ha preso il club quando era vicino al fallimento e lo ha riportato alla stabilità. La Lazio è sostenibile dal punto di vista finanziario, partecipa regolarmente alle competizioni europee ed è di solito tra le prime sei in Serie A. Ha una grande tifoseria, una città splendida e giocare all’Olimpico è un’esperienza fantastica. E il derby di Roma è una delle partite più belle del calcio".
