Eriksson: "Per Cragnotti contava solo vincere. Signori? Era la Lazio, mi è dispiaciuto non averlo"

L'ex allenatore della Lazio Eriksson è tornato a parlare dello scudetto del 2000 nella presentazione del libro 'La Lazio del Millennio".
12.06.2020 07:12 di  Elena Bravetti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Eriksson: "Per Cragnotti contava solo vincere. Signori? Era la Lazio, mi è dispiaciuto non averlo"
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Nel corso della presentazione del libro 'La Lazio del Millennio' di Enrico Sarzanini e Gianluca Teodori, l'ex allenatore biancoceleste Sven Goran Eriksson è tornato a parlare dello scudetto del 2000 e di alcuni protagonisti della squadra capitolina, a partire dal presidente Cragnotti: "Aveva messo tanti soldi a disposizione della squadra. Eravamo forti, lui ha comprato altri giocatori e siamo diventati ancor più forti. Per lui contava solo vincere titoli. Non mi ha dato una data, ma lui voleva vincere. Credevo nello scudetto, c’erano calciatori incredibili. Pensavo, sia l’anno prima che quello dello scudetto, fossimo la squadra più forte d’Italia, forse la migliore d’Europa. Ho pensato… un anno può andare male, il secondo no però. 45 minuti di sofferenza? Ho sofferto tantissimo, quando si lavora tu hai la possibilità di fare qualcosa, in quel caso eri nello spogliatoio dell’Olimpico e non potevi far nulla. Semplicemente pregare, forse, e aspettare. È molto più dura di stare in panchina".

IL RAPPORTO CON IL GRUPPO - "I ragazzi hanno accettato il fatto che per vincere non potevano giocare tutti. Ho avuto pochissimi problemi sotto questo punti di vista. Li avevo avvertiti prima della stagione, quasi nessuno è venuto a chiedermi perché non l’avessi fatto giocare. Mi è dispiaciuto che Signori non avesse fatto parte di quella squadra, lui era la Lazio, era il capitano. Per metterlo in panchina, è stata dura. Come allenatore non avrei mai voluto fare così, ma ero convinto che dovessimo cambiare qualcosa. La squadra era forte da anni, ma non aveva vinto, volevo cambiare lo spirito. Nesta me lo ricordo, era il miglior difensore centrale al mondo, anche quando aveva vent'anni. Quella Lazio la migliore del mondo? Chissà, però eravamo molto forti".

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Pubblicato l'11/06 alle 21.25