ESCLUSIVA – Cancellieri (ex City) su Novaretti: “ E’ un buon elemento e alla Lazio può far bene, ma non era da Citizens”

Il secondo colpo di mercato della Lazio porta il nome di Diego Novaretti, difensore argentino, classe '85, ex Deportivo Toluca. Nome poco noto ai più, nome che uscito da poche ore ha già spaccato la tifoseria biancoceleste. El Flaco, come viene soprannominato, arriva in biancoceleste a parametro zero, pronto a misurarsi per la prima volta sul palcoscenico europeo. Un salto che era nell'aria da tempo. Sì perché Novaretti, nelle settimane scorse, era stato a un passo dal trasferimento al Manchester City, si dice su indicazione di Roberto Mancini. Per saperne di più la redazione de Lalaziosiamonoi.it ha contattato in Esclusiva Carlo Cancellieri, operatore di mercato e braccio destro dell'ex tecnico di Lazio e Inter.
Quali sono le caratteristiche salienti di Diego Novaretti? “Non è un difensore eccezionale secondo me, un buon elemento ma nulla più. Un giocatore alto, abile nel gioco aereo, non troppo rapido. Potrebbe essere adatto al calcio italiano, ma questo dipende anche dalla situazione ambientale nella quale viene inserito. Quello della Lazio è un ambiente positivo, sano, tranquillo. Se la Lazio l’ha scelto è perchè è convinta delle sue qualità, Petkovic è un allenatore molto preparato e ha dietro il gruppo dei Fioranelli che consiglia sempre bene".
Possiamo etichettarlo come scommessa a basso costo? “Le caratteristiche fisiche sono importanti, ha testa, è un giocatore da Lazio. Non è un azzardo, ha delle basi, poi dovrà essere testato in Serie A anche se non è proprio l’ideale secondo la mia filosofia di gioco, non ha attirato in particolar modo le mie attenzioni”.
È un giocatore che può inserirsi anche in un contesto di difesa a tre? “In una linea a tre potrebbe ambientarsi bene partendo come una sorta di libero staccato, in questo modo potrebbe crescere ed esprimere le proprie qualità. Lo vedo come un giocatore da 3-5-2. E’ un buon investimento perché è un parametro zero, comunitario, il Manchester City l’ha liberato perché evidentemente non è un giocatore da livello top”.
Il Manchester City lo aveva bloccato a inizio maggio, poi però qualcosa è andato storto… “Il giocatore ha lavorato con Attilio Lombardo (ex allenatore riserve), che lo ha voluto per la sua difesa, e non direttamente con la prima squadra, quindi non posso giudicare. Oltretutto Mancini non è più il tecnico del City, non sono nella posizione di commentare per quale motivo sia stato liberato".
Hernanes, Radu, Candreva: diversi giocatori laziali sono stati accostati al Manchester City. Ci fu qualcosa di concreto? “Non credo che mister Mancini sia stato realmente interessato a prelevare questi giocatori. Niente da dire sul valore degli elementi: Hernanes è un grandissimo giocatore, Candreva ha gamba, Radu è un ottimo difensore. L’interesse reale non c’è stato, si sarebbe andato a modificare un assetto di un gruppo fortissimo. Sono ruoli già coperti al City: Hernanes è uno dei giocatori più forti del campionato italiano, con grandi colpi e mezzi atletici, sarebbe da City ma in quel ruolo c’è già Nasri. Nella posizione di Radu avevamo Kolarov e Clichy, Candreva lo seguo da anni, mi ricorda un Aquilani più dinamico ma non credo sia un giocatore da City. I miei pallini erano Fernandinho e Cavani, avrei portato loro a Manchester…”