Lazio, l'emergenza continua cambia i piani: Sarri pensa al 4-4-2
RASSEGNA STAMPA - Il continuo via vai di assenti non dà tregua a Sarri, costretto a nuovi equilibrismi in vista della trasferta di Udine. Fuori Guendouzi per squalifica, Basic deve ancora scontare un turno di stop, mentre torna Zaccagni e Isaksen prova ad anticipare i tempi. L’assenza contemporanea di Guendouzi e Basic svuota il centrocampo: restano solo Cataldi, Vecino e Belahyane, con Dele-Bashiru impegnato in Coppa d’Africa. La panchina è ridotta all’osso.
Per questo, spiega il Corriere dello Sport, Sarri valuta il ritorno al 4-4-2 già visto a Genova, favorito dal rientro di Zaccagni. Cancellieri e il capitano sulle fasce, Cataldi e Vecino in mezzo. Isaksen è convocabile ma arriva da uno stiramento e avrà pochi giorni di lavoro, Belahyane resta un’alternativa in corsa. In fase offensiva il modulo può trasformarsi in un 4-2-3-1. In attacco resta il dubbio tra Castellanos e Noslin. Il Taty fatica e Sarri ha ammesso le sue difficoltà di inserimento nel sistema, mentre Noslin spinge da settimane e anche contro la Cremonese ha mostrato vivacità, andando vicino al gol e a un rigore.
La Lazio vista con la Cremonese è apparsa timida e scarica, lontana da quella coraggiosa di Parma, e Sarri deve fare i conti con un’emergenza continua tra infortuni e squalifiche, alcune evitabili come quella di Guendouzi. Parma e Cremonese hanno portato quattro punti, ma ora arrivano Udinese e Napoli, sfide chiave a cavallo del nuovo anno. Il mercato è alle porte, ma Sarri sa che i problemi di oggi rischiano di accompagnare la Lazio anche nei prossimi mesi.
