IL PRECEDENTE - Omonia Nicosia-Lazio 1-2, il primo sbarco laziale in terra cipriota

24.10.2013 10:00 di  Matteo Vana  Twitter:    vedi letture
Fonte: Matteo Vana - Lalaziosiamonoi.it
IL PRECEDENTE - Omonia Nicosia-Lazio 1-2, il primo sbarco laziale in terra cipriota

La Lazio si rituffa nell'Europa League, l'avventura europea della truppa biancoceleste fa tappa a Nicosia, capitale dell'isola di Cipro. L'Europa per riprendersi dalle batoste italiane, la sfida oltre confine per cercare di dimenticare Bergamo ed allontanare le voci che vorrebbero Petkovic in discussione, costretto a vincere per tenere ben salda sotto di se la panchina della prima squadra della Capitale. Non è la prima volta che la Lazio sbarca in terra cipriota: era il 1995 ed i biancocelesti, guidati da Zeman, affrontavano l'Omonia Nicosia.

26 settembre 1995, gara di ritorno dei trentaduesimi di finale di quella che allora era chiamata Coppa Uefa. Allo stadio Makarion arriva la Lazio. I ragazzi di Zeman hanno già ampiamente messo al sicuro la qualificazione grazie al 5-0 rifilato all'andata ai ciprioti, ma il boemo non vuole cali di tensione. Le prime giornate di campionato hanno portato in doti due vittorie, poi la striscia si è interrotta al cospetto di Bari e Udinese, squadre che hanno costretto al pari i biancocelesti. Nonostante il derby alle porte la formazione è quasi quella titolare: in porta Marchegiani davanti cui agiranno Negro, Nesta, Bergodi e Romano, in avanti Signori e Casiraghi, con Fuser e Rambaudi a sostegno. L'Omonia Nicosia scende in campo soprattutto per la gloria, il risultato dell'Olimpico non lascia speranze. La prima emozione del match arriva al 15': calcio d'angolo per la Lazio, dal mucchio sbuca Casiraghi che trafigge il portiere avversario, 1-0 e risultato in ghiaccio, se mai ce ne fosse ulteriore bisogno. I padroni di casa non ci stanno e, davanti al proprio pubblico, cercano di tirare fuori gli artigli. Al 31' del primo tempo si fa male Signori, dentro il giovane Di Vaio. La partita è piacevole e, nel secondo tempo, arriva il pareggio dei padroni di casa con Xiorouppas. Dieci miuti dopo proprio Di Vaio ristabilisce le gerarchie in campo con un destro che si insacca alle spalle del portiere fissando il risultato sul 1-2 finale.

Molte cose sono cambiate da allora, ma il precedente in terra cipriota fa ben sperare. Petkovic non sa ancora se affidarsi alla vecchia guardia, quella che l'anno scorso, sopratutto nella prima parte di stagione, aveva incantato, facendo sognare i tifosi biancocelesti o se affidarsi alle nuove leve come Perea, Felipe Anderson e Keita, giovani affamati e di belle speranze. Nel '96 fu un giovanissimo Di Vaio a portare gli uomini di Zeman in trionfo; chissà che, a distanza di quasi 20 anni, non sia ancora una volta il cielo stellato di Cipro a farci scoprire ciò che le nuvole italiane hanno fino ad ora nascosto.