Lazio, De Martino: "Gli attacchi ad Immobile e alla famiglia da censurare"

Il direttore della comunicazione della Lazio Stefano De Martino ospite ai microfoni di Lazio Style Radio ha parlato del mondo dei social e di come la società biancoceleste controlli tutta l'informazione che ruota attorno alla squadra e non solo: "In uno studio recente sono stati divulgati i dati di scambio delle informazioni nel periodo covid e sono saliti del 600% rispetto al resto dell’anno. Parliamo di numeri impressionanti e si vede da questo studio come anche chi non li utilizzava si è iscritto e ha aperto dei profili. L’utilizzo in generale delle piattaforme è cresciuto moltissimo e la tendenza è ancora i crescita. Va bene l’utilizzo di tutti gli strumenti di comunicazione ma sappiamo che le dichiarazioni raccolte da personaggi che spostano l’opinione pubblica hanno bisogno di un’attenzione particolare. Il mondo del web e dei social risponde a poche regole e nel nostro caso c’è sempre una struttura che controlla, lavora e favorisce il colloquio visti gli argomenti che anche se di vita privata si accostano sempre alla professione del tesserato. Da quando ho preso la direzione della comunicazione abbiamo, insieme alla società, stilato un decalogo e un regolamento a cui tutti i tesserati e i dirigenti devono sottostare, va bene l’utilizzo dei social anche per comunicazioni di vita privata ma sanno che è consentito solo un certo modo e un certo comportamento che non deve toccare contenuti specifici del proprio lavoro. Qualsiasi cosa viene inserita non deve ledere l’immagine del club a cui appartiene e su questo non ho mai avuto nessuna discrepanza. Il controllo avviene quotidianamente grazie alla redazione che monitora i profili dei tesserati ma abbiamo un controllo di tutte le informazioni che ruotano attorno alla Lazio. Non solo in Italia, ma per rimanere nei nostri confini è un far west, la responsabilità deve essere ancora più diretta su quello che uno scrive perché spesso diventa motivo di agitazione di masse. Ci deve essere in generale una regolamentazione ulteriore e severa con una responsabilità diretta".
CASO IMMOBILE - "Sulla vicenda di Immobile è censurabile qualsiasi attacco, e lo è per tutti i tesserati. Va bene la passione, siamo tutti tifosi e sappiamo che vuol dire perdere tre partite, però scadere in attacchi personali che vanno ai componenti familiari non è tifo e la società condanna questo comportamento, nello specifico discutere il rendimento di Immobile è assurdo. Vero è che oggi tutta la squadra non sta rendendo come prima e questo è l’interrogativo che i media stanno cercando di risolvere. Si legge di tutto, ma tante cose non sono vere. La società ovviamente si interroga con professionalità ma nessuno sottolinea che a noi mancano cinque giocatori fondamentali. Bisogna capire gli aspetti legati non solo al discorso della preparazione, è la terza squadra in Serie A che corre di più. A livello fisico è ancora al top, diventa un fattore mentale? Corri a vuoto? Quello è un fatto legato alla prestazione, tornando su Immobile magari prima gi usciva tutto e oggi invece nonostante si danna l’anima magari non riesce a segnare".
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