Lazio, il Lecce, mercato e programmazione: l'opinione di Gregucci
"La gara con il Lecce evoca il pensiero di quanto avvenuto nella scorsa stagione e l’esclusione dall’Europa". È, di getto, il primo pensiero di Angelo Gregucci. L'ex biancoceleste, durante il suo intervento ai microfoni di Radiosei, ha annalizzato il momento della squadra di Sarri e espresso le sue sensazioni sulla sfida con i salentini: "Ci abbiamo lasciato le penne. La Lazio troverà una squadra che cercherà di giocare, ma dal punto di vista tecnico è peggiorato rispetto alla passata stagione. Ha giocatori veloci in avanti, in qualche modo cercheranno di giocare. La Lazio deve vincere per restare in linea di galleggiamento e per stare attenti alla zona in cui ci sono squadre che sulla cara si fanno preferire ai biancocelesti. Gara che va vinta, insomma".
Poi, proseguendo, si è soffermato anche sul mercato. Tema caldissimo in casa Lazio. Queste le sue considerazioni: "In questo campionato c’è un appiattimento di valori verso il basso e questo è un assist per quelle che vogliono diventare nobili in fatto di programmazione, vedi Como e Bologna. La Lazio è in una posizione ambigua. Al completo può dire la propria e con un mercato di gennaio giusto può provare a giocarsela. Restare lì aggrappati ti consegnerebbe un’occasione di rientrare".
E poi ancora: "Lo scenario è sempre di contestazione, se il club vuole guardare in maniera ambiziosa e vuole tornare in Europa deve sfruttare quella finestra per aggiungere 2-3 elementi di qualità. E se il mercato è a saldo zero? Servirebbe un aumento di capitale, per conciliare programmazione tecnica ad esigenze di conti”.
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