Lazio, Immobile: "Mi rivedo in Chinaglia. Futuro? Ho comprato casa sopra l'Olimpico"

Si è preso tutte le copertine a suon di gol e non vuole più fermarsi. Immobile è il trascinatore della Lazio e in vista della partita contro il Celtic punta a far partire il conto dei secondi cento gol con la maglia biancoceleste. I primi sono già alle spalle. In un'intervista riportata dalla rassegna stampa di Radiosei Ciro ha definito la sfida agli scozzesi l'ultima spiaggia per quanto riguarda il cammino europeo, anche se nelle difficoltà la squadra tira fuori il meglio. Anche contro il Celtic l'obiettivo è far gol, per ottenere una vittoria molto importante. I centro gol non hanno spento minimamente la fame, la testa è già rivolta a Celtic e Lecce, anzi Immobile ha uno stimolo in più dato dalla rete fallita a Glasgow dopo lo scambio con Caicedo.
I 100 GOL - Il merito del traguardo raggiunto l'attaccante biancoceleste lo vuole dividere con i compagni di squadra. In primis Luis Alberto, vero e proprio asist-man, ma anche tutti gli altri, visto che Ciro percepisce benissimo che la squadra gioca tutta per lui. La graduatoria dei goleador nella storia biancoceleste è guidata da Piola che per Immobile è un intoccabile. La distanza di 59 reti può essere colmata, ma dipende da tanti fattori, stato psico-fisico e salute di tutta la squadra. Il sogno comunque resta quello di fare tanti gol e vincere trofei con la Lazio.
CHINAGLIA E RONALDO - La storia della Lazio ha avuto come protagonista assoluto Giorgio Chinaglia e Immobile si rivede in lui: "Chinaglia è uno da Lazio. Uno di cuore, un trascinatore, si vede bene nelle immagini. Per questo motivo quando mi chiedono a chi penso di somigliare di più dei bomber laziali del passato, ho citato lui più degli altri". L'attaccante che piace di più a Ciro però è Klose, e pure Signori, nonostante avesse caratteristiche diverse dalle sue. Uno stimolo in più per vincere la classifica marcatori è la presenza in Serie A di Cristiano Ronaldo: il portoghese e Lukaku sono gli avversari più pericolosi, poi Belotti e Zapata.
ITALIA E FUTURO - In Nazionale Immobile all'inizio ha confessato di aver avuto qualche problema con Mancini, ma adesso tutto va per il meglio. Come sostiene Ciro, a Coverciano ci si vede una volta ogni tanto, ma prima dell'Europeo servirà sfruttare bene il mese di preparazione, per conoscersi meglio con Mancini e con i compagni di squadra. Del resto i compiti sono diversi, il modo di giocare cambia di allenatore in allenatore. Sul futuro per quanto riguarda i club, Immobile ha le idee chiare: "Sto bene a Roma, non c'è mai stato il pensiero di andare via. Ho comprato una casa, è sopra l'Olimpico, sarò più vicino allo stadio".
CORREA, INZAGHI E LA PAURA - Immobile forma con Correa la coppia più prolifica d'Europa, eppure il Tucu viene descritto come un attaccante poco freddo sotto porta. Ciro prende l'esempio di Caicedo, che prima veniva considerato nello stesso modo, poi lo scorso anno ha risposto con i numeri, con i gol. E poi Correa è a un solo gol dalla cifra complessiva delle realizzazioni della corsa stagione. Inzaghi, con cui Immobile ha interamente condiviso l'esperienza alla Lazio, è in continua crescita, sta maturando un approccio da grande allenatore, non più da ex giocatore. La forza è anche nello staff che lo segue in tutto e per tutto. L'obiettivo stagionale della Lazio rimane il quarto posto, nonostante la concorrenza di Roma, Napoli e Atalanta, mentre la paura più grande di Ciro è rivolta al giorno in cui smetterà di giocare.
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