Lazio, poker salentino: quarta di fila in campionato e sosta ad alta quota

11.11.2019 07:40 di Francesco Tringali   vedi letture
Fonte: Francesco Tringali - Lalaziosiamonoi.it
Lazio, poker salentino: quarta di fila in campionato e sosta ad alta quota
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La partita che precede la pausa della Nazionali vale sempre qualcosa in più. Soprattutto se sei la Lazio e devi inanellare la quarta vittoria consecutiva in campionato, soprattutto se c'è da allungare sulle dirette concorrenti. E saranno quindici giorni ad alta quota per Inzaghi: il poker salentino gli vale il terzo posto a braccetto col Cagliari, insieme a una striscia di successi sempre più corposa. Ma il Lecce gli fa sudare tutto, i biancocelesti in un attimo rischiano di perderla, ma alla fine allungano e vincono. Un 4-2 sporco e divertente, ma dal valore incredibile per Inzaghi. Consapevole - anche lui - di quanto importante sia la la partita che precede la pausa della Nazionali.

LE SCELTE. Inzaghi non tradisce le attese della vigilia e manda in campo quanto provato nella rifinitura. Patric agisce con Luiz Felipe e Acerbi, il resto è la solita Lazio. Si allinea alle previsioni del sabato anche Liverani, orfano di Falco, ma dall'attacco di sicuro affidamento con Babacar e Lapadula.

TUCU&LAPA - Chi pensa a un Lecce da comparsata non conosce Liverani e la spigliatezza del suo undici salentino. Neopromossa sì, ma anche squadra formato trasferta. Sa esaltarsi e si difende con ordine, un'identità chiara che si esprime anche nel primo tempo dell'Olimpico. Niente marcature preventive, né difensivismo dilagante, ma tanto coraggio nell'attaccare una Lazio troppo fragile in retroguardia. Che però quando riesce a innescare le due mezzali mette in pericolo le tante maglie blu a difesa di Gabriel: sciupa molto, ma solo per prendere le misure. Correa infila e apre la strada del vantaggio, meritato ma quantomai in pericolo. Perché il Lecce non perde coraggio, conoscendo la vulnerabilità difensiva laziale. Che assume le fattezze del pareggio quando Lulic perde la marcatura su Lapadula che da corner infila di spada. Ciò che manca a Luis Alberto - in area piccola - sparando in Curva Sud un clamoroso pallone giusto da spingere in porta.

POKER SALENTINO - Babacar dà a Strakosha giusto il tempo di rimettere i guantoni prima di chiamarlo al miracolo: stacco di testa perentorio e manona dell'albanese che vola in controtempo a evitare l'incredibile svantaggio. Inzaghi vede troppa frenesia nei suoi, sempre in palla però in fase di costruzione nei venti metri. Allora è Milinkovic a togliere nuovamente il tappo alla partita, infilando prima Gabriel con la punta dopo un bello spunto di Acerbi, poi toccando in area Mancosu. Rigore (dubbio) parato da Strakosha ma ribattuto in rete da Lapadula, che al momento del tiro però era già in area. Il Var stavolta c'è e annulla l'esultanza degli ospiti. Diventa una sfida di nervi, si gioca poco, anche perché la Lazio sembra rintontita. Risvegliata solo dall'indice di Manganiello che va nuovamente sul dischetto, ma dalla parte opposta. Immobile trasforma e ispira anche il poker lanciando a rete Correa per la doppietta. Ma questa Lazio non si fa mancare nulla e incassa l'accorcio di Lamantia più una serie di preoccupazioni vane. Benedetta pausa.