Superlega, Giuseppe Conte contro il torneo: "Vanno rispettati i valori dello sport"

L'ex Presidente del Consiglio, attraverso il suo profilo Facebook, ha spiegato le ragioni per cui è contrario alla Superlega
19.04.2021 18:30 di  Tommaso Marsili  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Superlega, Giuseppe Conte contro il torneo: "Vanno rispettati i valori dello sport"
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La Superlega è nata, almeno così dicono i club fondatori, per rendere ancora più spettacolare il gioco del calcio e accendere la passione dei tifosi, ma sta ottenendo l'effetto contrario con l'opposizione dei supporters. Tra chi si è detto contrario al torneo c'è anche Giuseppe Conte che sul proprio profilo Facebook ha scritto: "Oggi tanti appassionati di calcio si trovano spaesati, amareggiati. Immagino alcuni anche arrabbiati. Di sicuro si sentono depredati del sogno più bello che lo sport riesce a disseminare in ogni angolo del pianeta: la possibilità che la propria squadra del cuore - non fa niente se piccola, priva di blasone e con scarsi mezzi finanziari - possa sovvertire i favori dei pronostici e riuscire a prevalere su un prato verde, come fu per Davide contro Golia. I campi di calcio, da quelli di terriccio nascosti in periferia fino ai grandi palcoscenici mondiali, sono motore di cambiamento e di aggregazione, fonte di speranza e di tante legittime aspirazioni per i giovani, sia che vivano nei grandi centri urbani sia che vivano in paesini in cerca di riscatto. Ma lo sport, prima di tutto, è strumento di inclusione e fattore che cementa le relazioni umane. Non viviamo fuori dal mondo e siamo consapevoli che, a certi livelli e in certi settori, anche lo sport diventa business, per cui si coagulano interessi economici che impongono di rendere pienamente sostenibili gli investimenti fatti. Ma la remunerazione degli investimenti va cercata rispettando i valori alla base dello sport, non stravolgendone completamente il significato. Chi oggi lavora per realizzare il progetto della Superlega e persegue una logica elitaria che prescinde dalla qualità del gioco, dal merito sportivo e dallo spirito di solidarietà, sappia che ci vedrà caparbiamente “contro”, come appassionati di calcio e come sportivi. Chi uccide il principio di una sana e aperta competizione sportiva per abbracciare ciniche ragioni contabili, si assume il grave rischio di spegnere la magia del calcio e la passione che esso suscita, perché come ha osservato Papa Francesco “dietro a una palla che rotola c’è quasi sempre un ragazzo con i suoi sogni e le sue aspirazioni”.