Calciomercato Lazio | Tra cessioni e nuovi innesti, Sarri indica la via
RASSEGNA STAMPA - Il confronto di Sarri con il direttore sportivo Fabiani e i due vertici con Lotito, andati in scena tra venerdì e sabato a Formello, hanno riportato serenità nei rapporti interni. Il clima si è rasserenato, almeno sul piano dei principi, ma ora il tecnico attende risposte concrete dal mercato. Il presidente ha assicurato che la società farà quanto non è stato possibile realizzare in estate. Restano tuttavia i limiti imposti dai parametri economici: la Lazio non sa ancora se potrà muoversi liberamente nella sessione invernale o se dovrà rispettare un saldo complessivo pari a zero.
Qualunque sarà la strategia, spiega il Messaggero, sarà fondamentale ricorrere a operazioni in prestito con obbligo di riscatto, così da non appesantire il “costo del lavoro allargato”. A marzo la società dovrà mantenere il rapporto tra spese e ricavi entro il 70 percento e scongiurare nuove restrizioni da parte degli organi di controllo.
Già dopo il blocco Covisoc del 23 giugno, Sarri aveva scelto di non abbandonare il progetto, anche grazie alla promessa di avere piena partecipazione nelle future mosse di mercato. Una prima convergenza è stata trovata: le cessioni invernali di Dele-Bashiru, Belahyane e Noslin appaiono condivise. Sarri pretende profili che si integrino perfettamente nel sistema. L’ideale sarebbe un centrocampista come Zielinski, oggi all’Inter con ingaggio da top e quindi praticamente inarrivabile. In alternativa, il nome di Ivan Ilic, poco utilizzato a Torino e potenzialmente acquistabile a cifre sostenibili, risponde a logiche più realistiche.
Il tecnico desidera anche un esterno affidabile: Insigne, svincolato e pronto a rimettersi in gioco, rappresenta una soluzione immediata, sebbene non futuribile. Le valutazioni su Tavares in uscita potrebbero aprire la porta ad Aaron Martin del Genoa, considerato un profilo funzionale. In regia si attenderà l’esito del percorso di Rovella: in caso di intervento chirurgico, servirà un play aggiuntivo per non lasciare solo Cataldi nel ruolo.
La dirigenza spingerebbe per posticipare le decisioni a metà o fine novembre, quando le offerte di mercato potrebbero ridefinire gli scenari. Diversi elementi biancocelesti godono infatti di grande mercato all’estero: Mandas, Gila, Guendouzi, Isaksen e Castellanos porterebbero ricavi importanti, ma Sarri opporrà il veto sulle cessioni eccellenti se non ci saranno contropartite di pari livello.
Le priorità sono state ribadite: un centrocampista box-to-box e un esterno, le stesse necessità evidenziate già a giugno. A seguire, si interverrà su difesa e attacco. Nel reparto offensivo restano nei suoi radar profili graditi come Raspadori, Daghim e Pio Esposito. L’allenatore, in prospettiva, continua a sognare un finalizzatore del calibro di Oyarzabal o un altro vero goleador.
