Lazio, Lombardi: "Se voglio tornare, devo dare l'anima alla Salernitana"

L'esterno cresciuto da Inzaghi racconta il momento particolare e le sue ambizioni per il futuro, in cui spera ci sia ancora il grande salto.
29.03.2020 10:30 di  Alessandro Menghi  Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttosalernitana.com
Lazio, Lombardi: "Se voglio tornare, devo dare l'anima alla Salernitana"
© foto di Carlo Giacomazza/TuttoSalernitana.com

LAZIO, LOMBARDI - Il nuovo infortunio subito da Cristiano Lombardi con la Salernitana non ci voleva, aveva riportato su la squadra trascinandola. Al Bentengodi è uscito in lacrime sulla sedia a rotelle, ma ora è di nuovo in forma e pronto in caso si ricominciasse a giocare. Sul momento particolare che so sta vivendo in Italia, Lombardi ha detto la sua in un'intervista a 'tuttosalernitana.com': "In un momento così complicato e drammatico è assurdo parlare ed esporsi. C'è chi non vuole portare a termine i campionati, chi si esprime in modo diametralmente opposto. Se volessi ragionare esclusivamente in ambito sportivo dico che spero che la stagione possa riprendere affinché i nostri sacrifici non vengano invalidati da un qualcosa di imprevedibile. Non esisterà una soluzione che possa accontentare tutti, ma vanno rispettate le posizioni di classifica maturate sul terreno di gioco".

IL TAGLIO STIPENDI - "Si parla di proposte obiettivamente drastiche. Se individuano una soluzione giusta che tenga conto dei guadagni di ciascuno e non risulti troppo penalizzante è chiaro che tutti sono chiamati a dare una mano e fare qualche sacrificio. Sarebbe eccessivo, però, se prolungassero automaticamente i nostri contratti, ci facessero giocare per tutta l'estate e ci tagliassero anche gli stipendi. Serve una logica per tutto, anche nelle situazioni di totale emergenza. Un gesto forte deve essere finalizzato a qualcosa, vorrei far presente che non tutti gli atleti percepiscono grosse somme e ci sono spese da ottemperare nei tempi stabiliti".

LA LAZIO - "Devo essere onesto: quando il presidente mi ha prospettato la possibilità di vestire la maglia granata ho chiesto qualche giorno per pensarci. Alcuni miei colleghi e amici che in passato avevano fatto lo stesso percorso mi avevano confidato che la piazza non era stata tenerissima. Non è certo un mistero che chi viene dalla Lazio venga visto con un pizzico di scetticismo. Oggi, però, mi sento un calciatore e un uomo fortunato. A Salerno si sta da Dio, la città è bellissima, la tifoseria è meravigliosa, la squadra gioca bene e ha potenzialità importanti. Sono veramente innamorato della curva e di uno stadio che fa la differenza molto più di quanto potreste immaginare voi dall'esterno. Se davvero vuoi arrivare a grandi livelli e indossare la maglia della Lazio non puoi non dare l'anima in un'altra squadra. Un anno o due a Salerno da protagonista ti regala emozioni importanti e ti consente di crescere, nessuno di noi tirerebbe mai indietro la gamba volutamente pensando che a giugno saremo altrove. In campo si dà sempre tutto per la Salernitana, mi fa piacere che la gente abbia apprezzato il mio impegno e mi voglia bene".

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