Lazio, progetto stadio Flaminio: i vincoli posti dai Nervi

Sull'operazione stadio Flaminio vige la spada di Damocle dei vincoli di tutela del Ministero per i beni e le attività culturali. I limiti sono stati approfonditi nel Piano di Conservazione realizzato dalla famiglia Nervi con un team di 36 specialisti in collaborazione con l'Università la Sapienza di Roma, l'associazione Pier Luigi Nervi e Do.co.mo.mo Italia. Come riporta la rassegna stampa di Radiosei questi sono i punti principali: copertura, ampliamento, interni e ristorazione.

I PUNTI - Secondo il Piano di Conservazione la copertura sarebbe incompatibile con il mantenimento dell'attuale forma e del sistema di illuminazione e le tettoie. Sempre secondo il documento redatto dai Nervi sarebbe impossibile ampliare la capienza aggiungendo nuove sedute, mentre andrebbero mantenute la piscina, la palestra di boxe, scherma, pesi e ginnastica. Inoltre sarebbe difficile inserire nuovi servizi di ristorazione.