ESCLUSIVA - Lazio, Ruben Sosa: "Io giocavo solo per i tifosi. Il derby? Mi ricordo che..."

12.11.2023 07:27 di  Niccolò Di Leo  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA - Lazio, Ruben Sosa: "Io giocavo solo per i tifosi. Il derby? Mi ricordo che..."

È atipico, ma partiamo dalla fine. Partiamo da quel "Vola un'aquila nel cielo!" che ha voluto sottolineare e cantare in esclusiva ai nostri microfoni, come a voler sottolineare che anche se non ci sarà fisicamente, ogni suo pensiero sarà rivolto alla partita di domani. D'altronde Ruben Sosa i derby li conosce bene, sono due le reti che ha realizzato, sono due le volte che ha fatto impazzire di gioia i tifosi laziali. Racconta dell'emozioni provate nel giocare la stracittadina, ma soprattutto si sofferma su ciò che significa viverla nei giorni che la precedono. Si sofferma sui tifosi, e lo fa più di una volta, mette da parte ogni genere di aspetto tattico e tecnico per evidenziare la grandezza e la bellezza del popolo laziale. Ruben ne è innamorato e nell'intervista rilasciata alla nostra redazione, l'amore fuori esce dalle dolci di chi avrà sempre una parte del proprio cuore colorata di bianco e celeste. 

Che momento sta vivendo la Lazio?

"Spesso ho detto che aldilà di quello che si può dire sul momento della Lazio: non si giudica per come inizia, ma per come finisce. Bisogna lasciarla tranquilla, qualche risultato si sta vedendo. Ormai non parliamo di una squadra piccola, com'era quella in cui giocavo io, ma grande. Ci sono momenti difficili, ma lei andrà sempre avanti. Questa Lazio è temuta anche dalle sue avversarie, noi vincevamo una partita al mese. Sarri? Lasciamolo lavorare. Quando arriva un allenatore bisogna attendere per vedere i risultati. Lui è un vincitore, uno con molta esperienza!".

Cosa significa per te il derby?

"Vincere un derby è come vincere lo Scudetto. E' una cosa incredibile. Mi ricordo che abitavo sulla Cassia e tutti erano tifosi della Lazio. Il mio macellaio mi diceva che se avessi fatto un gol nel derby mi avrebbe regalato tutto, era disposto a non farmi pagare niente per un mese (ride, ndr). Era vissuto dal lunedì alla domenica, tutta la settimana. Vincerlo significa essere i padroni di Roma!". 

Che impatto avranno, e hanno sempre avuto, i tifosi sulla stracittadina?

"I tifosi laziali sono grandissimi! Quando giocavo e vedevo quella curva piena che urlava, cantava mi chiedevo come non fosse possibile lottare e vincere per loro! Io vivevo per loro, non mi interessava di allenatori o presidenti, i tifosi erano tutto. Io mi ricordo il coro che mi dedicavanto: era incredibile, è mitica! Speriamo che la cantino ancora, di solito quando lo fanno vinciamo! Il prossimo anno, insieme a mio figlio, voglio tornare a vederlo. Oggi ha 18 anni e si sta allenado con la Lazio per i prossimi 15 giorni. Ad aprile sarò sicuramente in Italia!".

Sceglieresti Immobile dal primo minuto?

"Il capitano e il bomber deve giocare! Lui ha una grinta incredibile, non molla mai una palla, se ha un'occasione la butta dentro. Lui conosce la Lazio, porta la fascia, è un'arma importante. Poi se sarà stanco Sarri potrà sempre toglierlo. Castellanos? Ha tutto per essere un campione condurre la squadra alla vittoria. Sa giocare con il pallone è intelligente e bisogna dargli lo spazio che merita".

Chi sarà l'uomo derby?

"Il capitano, Immobile!".

Vuoi mandare un messaggio alla Lazio e ai suoi tifosi per domani?

"Gli grido un fortissimo 'Forza Lazio!'. La Lazio è l'aquila, i suoi tifosi sono fantastici e in me hanno un tifoso in più. Per me è stata una squadra molto importante, la prima squadra ad avermi cercato in Spagna. Anche l'Inter, è ovvio, ha avuto la sua importanza, ma quando arrivai alla Lazio in Serie B ho visto gli stessi tifosi di quando sono andato via. Incredibili!". 

Pubblicato l'11/11