Inter - Lazio, Lukaku vs Lukaku: Jordan convocato, pronto per Romelu...

Fratelli. Per un po', anche compagni di squadra. Dopodiché, si sono dovuti "accontentare" del legame di sangue, del loro rapporto strettissimo, nonostante la lontananza, i campionati diversi, gli aerei su cui salire pur di rivedersi. Nemici, invece, Jordan e Romelu Lukaku non lo sono mai stati. Altro che parenti serpenti. Rivali, sì, però: solo per questa sera. L'ultima volta che i due si sono ritrovati sullo stesso campo da calcio, Nazionale del Belgio a parte, indossavano entrambi la maglia dell'Anderlecht. Oggi, Jordan torna tra i convocati della Lazio. Dopo il calvario, dopo l'operazione al ginocchio che a lungo lo ha reso indisponibile, l'esterno è nuovamente utilizzabile da Inzaghi. Il caso ha voluto che il ritorno non fosse per un match qualsiasi, ma in quello contro l'Inter del fratello Romelu. Dopo 8 anni, i Lukaku potranno ritrovarsi sullo stesso campo da gioco. Uno contro l'altro.
LUKAKU VS. LUKAKU - Non è detto che il classe '94 scenderà in campo, questa sera. Inzaghi dovrà valutare il momento giusto per reinserirlo, non gioca dal match contro il Napoli, lo scorso gennaio: sono passati più di otto mesi. Qualora lo facesse, però, sarebbe un problema per la famiglia Lukaku, costretta a scegliere per chi tifare. Che poi, si sa, in queste situazioni prevale semplicemente l'orgoglio, altro che parzialità, notando quanto lontano siano arrivati due ragazzi partiti con così poco, potendo contare solo sul proprio lavoro e sul proprio talento. D'altronde, Jordan e Romelu - 438 giorni di distanza tra l'uno e l'altro - sono cresciuti insieme, con ben pochi lussi e soldi. Difficoltà, invece, tante. Non sono nati baciati dalla fortuna, né con il vento a favore. E se c'è una storia di riscatto, quella è proprio la loro. Dalla periferia di Antwerp, dall'appartamento in cui spesso mancava la luce e l'acqua calda, dove "il menù era sempre lo stesso, pane e latte, mattina e sera, giorno dopo giorno", ai migliori palcoscenici europei. Lottando, faticando, soffrendo se necessario. Una parabola che contraddistingue la storia dei due fratelli. In più, Jordan ha dovuto guerreggiare contro i pregiudizi di chi non credeva nel suo talento, oscurato da quello del fratello maggiore: "Quando sono arrivato venivo da un Europeo in cui non avevo giocato bene, dicevano di aver preso il Lukaku sbagliato. A me non ha mai fatto né caldo né freddo. A giudicare dalle ultime partite credo di averli fatti ricredere", dichiarava al termine della prima stagione alla Lazio. E oggi, che torna convocato dopo così tanti mesi, dopo nuove sofferenze, il diktat resta sempre lo stesso. Lottare per il proprio futuro. I fratelli Lukaku hanno imparato bene come si fa.
INTER - LAZIO, PROBABILI FORMAZIONI