Lazio - Gila, affare in stand-by: ma Sarri ha una passione per i "madridisti"

05.07.2022 06:45 di  Edoardo Zeno  Twitter:    vedi letture
Fonte: Edoardo Zeno - Lalaziosiamonoi.it
Lazio - Gila, affare in stand-by: ma Sarri ha una passione per i "madridisti"

Intesa trovata tra Lazio e Real Madrid per Mario Gila, ma l'affare non decolla. La società biancoceleste ha cercato e trovato l'accordo con i Blancos, per l'arrivo del giovane centrale spagnolo di grande prospettiva. Alle Merengues andranno circa 5 milioni di euro e una possibile clausola sulla rivendita del giocatore, classe 2000 e pilastro della seconda squadra allenata da Raul. La Lazio tiene viva la pista, ma aspetta prima di capire cosa succederà con Casale. L'asse con l'Hellas Verona, dopo l'arrivo di Cancellieri, è caldissimo. Gila, però resta un profilo da tenere fortemente in considerazione nei prossimi giorni. Il calciatore, presentato dalla nostra redazione qualche giorno fa, ha esordito quest'anno con la prima squadra di Ancelotti e potrebbe diventare l'ennesimo "madridista" a presentarsi alla corte di Sarri. Tutto ciò che il Comandante ha raccolto dal club più titolato di Spagna, lo ha trasformato in oro.

IL PIPITA DIVENTATO PEPITA - Il grande salto per Sarri si compie nel 2015. Dall'Empoli passa al Napoli dove trova una squadra forte e ricca di campioni. La stella della squadra si chiama Gonzalo Higuain, arrivato da Madrid, due anni prima. L'argentino è già un fuoriclasse, ma con il Comandante trova la sua dimensione definitiva consacrandosi come uno dei migliori attaccanti del panorama mondiale. La squadra gioca per lui e il 9 trasforma in gol praticamente ogni azione offensiva partenopea. Tra i due si crea un rapporto speciale che spingerà il centravanti a seguire il mister anche a Londra e a Torino. Tra Napoli, Juventus e Chelsea, Higuain disputa 103 partite mettendo a segno la bellezza di 53 gol, 36 messi a segno in un'unica stagione, 2015/16, quella del record. Con Sarri, il Pipita è diventato una pepita d'oro.

EL CABALLERO TRISTE - L'arte di giocare a calcio, senza toccare il pallone. José Maria Callejon è probabilmente l'uomo simbolo del Napoli di Sarri. Senso tattico, sacrificio, qualità e intelligenza ne hanno fatto uno dei migliori calciatori azzurri dell'ultimo decennio. Il taglio alle spalle della difesa, a fari spenti e con i tempi giusti, diventa il suo marchio di fabbrica e Sarri se ne innamora sin da subito. In tre stagioni sotto la guida del tecnico toscano d'adozione, il 7 spagnolo, anche lui prelevato dal Real, gioca praticamente sempre, anche con una gamba sola. Le presenze collezionate sono 146 condite da 42 reti e 36 assist. Callejon si guadagna il soprannome di "Caballero Triste", preso da una celebre opera di Miguel de Unamuno, diventando soldatino e arma in più del Napoli più bello degli ultimi anni.

IL CONDOTTIERO - Stesso ruolo di Gila, e forse anche stesso destino. Si dice che i difensori più avanti con l'età facciano più fatica degli altri ad entrare negli schemi di Sarri. Raul Albiol ha rappresentato l'eccezione. Il mister inizia a lavorare con lui tra le montagne di Dimaro, sede del ritiro estivo del Napoli, e lo incorona subito leader della sua difesa al fianco di Koulibaly. Il centrale ex Real è un maestro del ruolo e lavorare di reparto è il suo mestiere. In tre anni sbaglia poco e niente diventando un punto di riferimento dentro e fuori dal campo per i compagni di squadra. Nel 2019 saluta gli azzurri, ma l'esperienza con Sarri sembra avergli dato nuova linfa. All'età di 34 anni suonati, vive una seconda giovinezza con la maglia del Villarreal che lo porta, prima a trionfare in Europa League e poi a sognare la finale di Champions. Tra gli altri "madridisti" allenati e valorizzati dal Comandante ci sono anche Khedira, nel 2019/20 alla Juventus, e la coppia Kovacic-Morata ai tempi del Chelsea.

Pubblicato l'1/07 alle 18.00