La "nuova vita" di Riccardo Bonetto: "Ora sono felice, ecco dove potrei andare..."

La sua ultima partita ufficiale risale alla stagione 2008-2009: grazie anche al suo importante contributo il Livorno riuscì a riconquistare la massima serie. Riccardo Bonetto, tornato dal prestito alla Lazio, però, l'anno successivo non trovò mai spazio con la maglia biancoceleste. Fu considerato un epurato ed a quel punto decise di vuotare il sacco, minacciando addirittura di denunciare tale trattamento con dei filmati: "Si è venuta a creare una situazione strana. Parlo anche a nome di chi è nelle mie stesse condizioni. Deve essere chiaro che noi chiediamo solo il diritto di fare l'allenamento nelle stesse condizioni dei nostri compagni. Nessuno chiede di giocare, perché il mister e la società hanno il diritto, una volta finita la settimana, al momento delle convocazioni, di chiamare in causa chi vogliono. Non me lo sarei mai aspettato da parte della Lazio". La situazione andò via via scemando. Bonetto rimase alla Lazio, continuandosi ad allenare a parte ed anche nell'ultima sessione di calciomercato, quella della scorsa estate, vicino ad un nuovo accordo con il club labronico, fu costretto a rinunciare a causa di un'intesa saltata per pochi "spiccioli". Non fece ulteriori polemiche, ha accettato la situazione ed a novembre ha chiesto al club capitolino di potersi allenare altrove, approfittando per tornare a casa, a Bassano del Grappa (Lega Pro, Prima Divisione). Permesso concesso e "nuova vita" per Riccardo Bonetto. "Ora sono felice - ha esordito ai microfoni di Tuttomercatoweb, il terzino veneto -, mi sto allenando con il Bassano del Grappa, guidato da un mio caro maestro come Osvaldo Iaconi e sono sempre con la mia famiglia. Ovviamente, questa è una soluzione temporanea. Ci sono due squadre di serie B con cui ho un discorso aperto e sono Sassuolo e Vicenza. Ne ho parlato con Lotito, sono in attesa di una sua risposta subito dopo il 6 gennaio. Se lui deciderà di lasciarmi qui, facendomi arrivare a scadenza di contratto con la Lazio (2012, ndr) o se deciderà di farmi tornare a giocare (naturalmente attraverso la rescissione consensuale del contratto, ndr), per me sarà la stessa cosa. Arrivati a questo punto, mi va bene tutto, sto vivendo una fase serena della mia vita. Le mie soddisfazioni da calciatore sono riuscito a togliermele e sono contento così: qualche anno fa dissi di voler fare almeno una presenza in serie A, ci sono riuscito".