AIC, Tommasi: "Non pagare i giocatori per il lockdown? Deluso e preoccupato"

21.05.2020 07:15 di  Leonardo Giovannetti  Twitter:    vedi letture
AIC, Tommasi: "Non pagare i giocatori per il lockdown? Deluso e preoccupato"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Dura posizione presa dal presidente dell'AIC Damiano Tommasi. Le decisioni prese nel Consiglio Federale hanno suscitato il malcontento dei giocatori. Questi ultimi hanno votato contro nella parte che riguarda le iscrizioni ai campionati. Le norma dice questo: "Tra le modifiche, ai fini ammissivi le Società dovranno assolvere al pagamento degli emolumenti e degli altri compensi scaduti il 31 maggio 2020, intendendosi come tali quelli che, anche sulla scorta dei vari accordi modificativi e novativi eventualmente ratificati dalla Lega, sono effettivamente scaduti a detta data. Si terrà conto in ogni caso degli eventuali contenziosi che dovessero insorgere per il periodo di sospensione delle attività (marzo/aprile). Il termine perentorio per le iscrizioni verrà fissato nella seconda metà di agosto e comunque dopo la fine dei campionati".

Queste le parole di Tommasi: "Sapete che cosa significa? Che siamo stati in campo fino al 15 marzo, che i calciatori hanno lavorato con il preparatore atletico per tutto il lockdown e ora tu puoi pure non retribuirli. E se fanno causa danno pure la possibilità al club di non pagarli fino ad agosto! Sono deluso e preoccupato. Si prendono delle decisioni con mascherine e call conference, e poi si mandano in campo gli altri. Cioè i calciatori. Ed ecco come sono ripagati. Gli imprenditori del calcio chiedono i soldi a tutti – Uefa, Fifa, governo – per non pagare i calciatori…E noi dovremmo essere contenti? Domani ci vedremo, analizzeremo la situazione. Sono veramente deluso e preoccupato per come vanno le cose in questa Federazione e in questo calcio".

Anche il vicepresidente dell'AIC Calcagno ha ribadito la posizione espressa da Tommasi: "Siamo sorpresi e fortemente delusi dalle nuove norme per le iscrizioni, che consentono ai club, dalla A alla C, di pagare un solo mese di stipendio, e per di piu' al netto, di qui alla fine del campionato. Un comportamento assurdo e una norma irricevibile. che non abbiamo votato nè noi ne' gli allenatori. Valuteremo domani con i calciatori, ma per la B e la C siamo seriamente preoccupati: questa e' la volta che qualcuno protesta davvero".

Pubblicato il 20-05 alle 21.00