Ghisolfi e l'anno turbolento alla Roma: il ricordo del ds
L'ex direttore sportivo della Roma Florent Ghisolfi, oggi in Inghilterra al Sunderland, è intervenuto ai taccuini del Sunderland Echo per raccontare la sua esperienza in giallorosso e quella che sta vivendo attualmente da dirigente dei 'Black Cats'. Ecco di seguito le sue parole sull'anno nella Capitale:
"Il mio primo anno alla Roma è stato turbolento, ma si è concluso nel migliore dei modi. Con il ritorno di Claudio Ranieri si era creata un’energia incredibile nel club e nello stadio. È stato uno dei periodi migliori della mia carriera: abbiamo chiuso con la qualificazione alle coppe europee e sentivo che quel club era ormai nel mio sangue".
Sull'arrivo al Sunderland: "Alla fine, le persone contano più di tutto. Conoscevo un po’ Kyril, la sua stabilità, la sua intelligenza emotiva, e mi ha convinto. Sunderland ha un potenziale enorme e io sono uno che ama costruire, come ho fatto al Lens: dalla seconda divisione alla Champions League". Poi l'ex ds ha continuato: "La mia prima impressione è stata che non ho firmato per un club, ma per una comunità. Qui un contrasto ben fatto vale quanto un gol, e questo dice molto sull’identità del Sunderland. Siamo nella miglior lega del mondo e dobbiamo rispettarla. Essere al Sunderland significa lavorare sodo, ogni giorno. Niente proiezioni, niente obiettivi a breve: solo costruire, passo dopo passo".
