Grassani: "Se il Napoli fosse partito, avrebbe commesso un reato"

L'avvocato del club azzurro sul caso Juve-Napoli: "Tagliamo la testa al toro: i giocatori non possono abbandonare i propri domicili".
04.10.2020 10:45 di  Alessandro Menghi  Twitter:    vedi letture
Fonte: Gazzetta
Grassani: "Se il Napoli fosse partito, avrebbe commesso un reato"
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"Partendo, il Napoli avrebbe commesso un reato". Così parla in un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport l'avvocato del club azzurro, Mattia Grassani, sul polverone che si è alzato attorno a Juve-Napoli, partita in programma per questa sera alle 20.45 ma sempre più vicina al rinvio. "C’è stato un lungo carteggio, ci sono più comunicazioni di Asl e Regione Campania in una stessa direzione, ovvero quella di impedire ai giocatori in contatto stretto con i positivi di abbandonare i propri domicili, e c’è il divieto di uscire dai confini italiani per i nazionali. Questi documenti tagliano la testa al toro rispetto a ciò che è il rapporto tra ordinamento sportivo e norme dello Stato" ha spiegato l'avvocato. "Abbiamo comunicato tutto in tempo reale. Abbiamo informato Giudice sportivo di A, Lega, Figc e Juventus che la squadra non poteva partire per Torino, a meno che si volessero commettere reati penalmente rilevanti giocando la partita. Abbiamo allegato tutta la corrispondenza con la Asl e la Regione: il calcio può aspettare. La legge dello Stato è superiore a quella sportiva". Come si procederà: "Adesso ci sarà l’isolamento di 14 giorni. La soluzione naturale è che i giocatori scelgano come domicilio temporaneo Castel Volturno per continuare ad allenarsi e poi fare soltanto la spola tra casa e lavoro".

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