Il Papa, salario universale per i lavoratori più poveri: "Siete poeti sociali"

In una lettera pubblicata online dall'Avvenire indirizzata 'ai fratelli e alle sorelle dei movimenti e delle organizzazioni popolari', il Papa ha lanciato un messaggio chiaro: "Voi, lavoratori precari, indipendenti, del settore informale o dell'economia popolare, non avete uno stipendio stabile per resistere a questo momento e la quarantena vi risulta insopportabile. Forse è giunto il momento di pensare a una forma di retribuzione universale di base che riconosca e dia dignità ai nobili e insostituibili compiti che svolgete; un salario che sia in grado di garantire e realizzare quello slogan così umano e cristiano: nessun lavoratore senza diritti. Voi siete per me dei veri 'poeti sociali', che dalle periferie dimenticate creano soluzioni dignitose per i problemi più scottanti degli esclusi".