Lazio, Comitato Consumatori contro Gazzetta: “Alle Authority anche l’Editoriale del 28 Novembre”

11.12.2020 16:00 di Jessica Reatini Twitter:    vedi letture
Lazio, Comitato Consumatori contro Gazzetta: “Alle Authority anche l’Editoriale del 28 Novembre”

Su specifica segnalazione degli utenti, dopo attenta valutazione e per le precipue ragioni sotto riportate, il “Comitato Consumatori Lazio” ha deciso di depositare agli atti dell’Antitrust, dell’Agcom e della Consob e di sottoporre all’esame di tali “Authority”, con ciò integrando ulteriormente il proprio “Esposto” del 19 Novembre 2020, puranche l’Editoriale a firma “Stefano Barigelli” pubblicato sabato 28 Novembre u.s. sia sull’edizione cartacea che sull’edizione online de “La Gazzetta dello Sport”.

Come è dato evincersi già alla mera lettura dell’articolo, infatti, tale “Editoriale” può considerarsi il vertice apicale della “offensiva mediatica” messa in atto dal quotidiano sportivo milanese nei confronti della “S.S. Lazio SpA”, della grave “lesione d’immagine” nazionale ed internazionale procurata al club biancazzurro e del conseguente “danno” arrecato a tutti i “Consumatori” a qualsiasi titolo del “Brand Lazio”, nonché potenziale fonte delle ulteriori “oscillazioni anomale” delle quotazioni borsistiche del “titolo azionario” della società capitolina.

Ponendosi abbondantemente oltre il legittimo diritto di cronaca e reiterando in potenza l’abuso di posizione dominante, la concorrenza sleale ed il conflitto di interessi del proprio editore (Gruppo Cairo, proprietario anche del F.C. Torino SpA), infatti, il suddetto Direttore de “La Gazzetta dello Sport” ha utilizzato il suo spazio editoriale ad indagini ancora in corso e secretate, invero, per svolgere “funzioni procuratorie di fatto” che certamente non gli competono per qualifica e mansioni, per sostenere tesi inquisitorie secondo le quali la Lazio avrebbe riscritto in base ai propri convincimenti il “Protocollo Covid-19” della Figc e piegato ai propri interessi le “Norme dello Stato” nell’assoluto disprezzo delle più elementari ragioni di cautela sanitaria e infine, come messo nero su rosa, per esortare apoditticamente la “Giustizia Sportiva” a salvare il calcio italiano, a non prendere decisioni mediane sul “Caso Tamponi”, a non nascondere la polvere sotto il tappeto e ad adottare sanzioni serie e severe nei confronti di chi avrebbe sempre e soltanto usato il calcio per il proprio calcolo.

Con ogni più ampia riserva legale, avuto riguardo ad altri aspetti del fumus persecutorio subito.

Roma, lì 11 Dicembre 2020

Comitato Consumatori Lazio

Il Pres. Avv. Gian Luca Mignogna