Lazio, da Guendouzi a Tavares: mancano 60 milioni
RASSEGNA STAMPA - Un vero e proprio effetto domino che è iniziato in estate e che, al contrario di quanto detto dal patron Lotito, non è ancora finito. La mancanza delle coppe dopo 8 anni e il blocco del mercato rischiano, a meno di grandi cessioni o un aumento di capitale, di portare un fatturato ancor più ridotto rispetto all’ultimo, già in calo rispetto al precedente.
Come riporta l’edizione odierna de il Corriere della Sera la Lazio in estate non ha potuto fare movimenti sul mercato e neanche cedere giocatori che non avrebbe potuto rimpiazzare. Per questo la società non ha potuto vendere a prezzi vantaggiosi alcuni giocatori che avevano fatto bene nella passata stagione: la società ha rifiutato un’offerta di 30 milioni per Tavares, che oggi ne vale circa 20, così come ha detto no a 22 milioni dal Wolverhampton per Mandas che quest’anno non ha trovato spazio e ha visto la sua quotazione scendere a 10.
Noslin, pagato dalla Lazio 16 milioni, ha richieste solo per prestito e Dele-Bashiru, che fino a pochi mesi fa veniva valutato tra i 12 e 15 milioni ora è perfino furoi lista e ne vale non più di 8. Il calo più drastico riguarda però Guendouzi: a luglio anche big club come l’Inter si erano messi alla finestra con la Lazio valutava il cartellino del francese 50 milioni. Il rendimento in questa stagione non ha però mantenuto il passo: tanto nervosismo e anche la mancata convocazione in Nazionale che di fatto hanno fatto calare la sua valutazione a circa 30 milioni.
Insomma, facendo i calcoli, i biancocelesti rischiano di aver perso circa 60 milioni, un’enormità se si pensa alla situazione odierna.
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