Lazio, Giunti: "Casale l'ho lanciato a Perugia. Avevamo fatto una scommessa..."

08.07.2022 09:00 di  Ludovica Lamboglia  Twitter:    vedi letture
Fonte: Ludovica Lamboglia - Lalaziosiamonoi.it
Lazio, Giunti: "Casale l'ho lanciato a Perugia. Avevamo fatto una scommessa..."

Nicolò Casale dopo mesi intensi di riflessioni e trattative è finalmente un giocatore della Lazio. La dirigenza biancoceleste aveva il difensore nel mirino da gennaio, qualcosa è andato storto ma la voglia del giocatore e della società hanno stracciato persino la concorrenza. Ad un passo dal Monza, Nicolò sceglie ancora una volta la Lazio, preferisce firmare un matrimonio a tinte biancocelesti e salutare il Verona, squadra con cui è cresciuto: un lungo cammino che ha inizio sin dalle giovanili. E' proprio nel 2017 che inizia la sua vera e propria crescita calcistica: Nicolò viene ceduto in prestito al Perugia dove debutterà fra i professionisti il 16 settembre 2017, nel match di Serie B vinto per 3-0 contro il Parma. Da lì una maturazione incredibile che lo porterà persino a legarsi alla Lazio. Per l'occasione, ai nostri microfoni in esclusiva abbiamo avuto il piacere di ascoltare il suo primo allenatore con cui esordì in prima squadra, Federico Giunti. Queste le sue parole in merito al suo ex giocatore: "Io Nicolò l’ho conosciuto da giovanissimo per 6 mesi al Perugia. - ha dichiarato l'ex giocatore del Milan -  Il tempo è stato abbastanza breve ma in quel lasso di tempo ci ha fatto capire che sicuramente era un ragazzo di prospettiva, seppur giovanissimo. E’ un difensore giovane con ottima fisicità e sa giocare anche molto bene con i piedi, la stagione scorsa con l’Hellas sta a testimoniarlo. Spero che la chance che ha di giocare in una squadra di livello superiore possa essere per lui un trampolino per fare una carriera luminosa perché se lo merita per il suo lavoro. Quel periodo che l’ho allenato era un ragazzo di poche parole che aveva molta voglia di imparare. Sapevo che Nicolò avesse tutte le caratteristiche per fare un percorso del genere a livello calcistico”.

Dal Perugia ad oggi c'è stata una maturazione tecnica?

Sicuramente c’è stata una maturazione tecnica dal Perugia ad oggi. Quello che l’ha contraddistinto è che ha fatto uno step alla volta. Si è subito messo in gioco andando in Serie C, poi ha vinto un campionato di Serie B e poi si è affacciato al palcoscenico della Serie A. Credo che abbia tutte le volte dimostrato di essere assolutamente meritevole della categoria che stava facendo. E’ un ragazzo forte di testa dal punto di vista psicologico, riesce ad essere concentrato e forte in tutte le situazioni. Credo che l’esperienza dell’anno scorso, giocando nel Verona, lo abbia anche migliorato dal punto di vista di come si marca. L’Hellas come squadra giocava molto a uomo quindi spesso si è occupato di avversari difficilmente da marcare e credo che se la sia cavata anche alla grande”.

Come lo vede nel 4-3-3 di Maurizio Sarri nella Lazio viste anche le richieste del gioco tipico del tecnico?

“Giocare nel 4-3-3 come centrale di destra nel reparto arretrato è assolutamente nelle sue corde. Ha giocato spesso uomo contro uomo, gli permette di avere una padronanza anche a campo aperto. Quindi il fatto di stare con la difesa alta, Sarri lavora tanto di linea difensiva piuttosto che prediligere una marcatura a uomo, in ogni caso, giocare a uomo a tutto campo, io penso che lo possa far benissimo. Il suo ruolo è quello di centrale di destra in una difesa a quattro, lui ha fatto anche il terzino destro in diverse occasioni, anche in una difesa a quattro perché ad Empoli giocava anche in quel ruolo. Nonostante il suo fisico mi porti a pensare che possa essere più un centrale difensivo ma se la può cavare anche in fascia. In una difesa a tre come ha fatto l’anno scorso ha giocato in più ruoli, sempre da braccetto destro che centrale, quindi io penso che abbia tutti i requisiti per poter affrontare qualsiasi cosa possa chiedere Sarri”.

Tra le sue specialità e la scommessa tra Giunti e un suo collaboratore...

Come ho detto prima è molto bravo con i piedi. E’ un giocatore che sembrava - con un fisico possente - delle volte anche un po’ ruvido con i piedi, ma questo non può essere assolutamente vero e lo ha dimostrato nel tempo. Io e un mio collaboratore avevamo scommesso che le sue capacità gli avrebbero permesso di aprirsi palcoscenici più importanti di quel che poteva essere il Perugia a quel tempo. Non ci siamo sbagliati ma proprio perché lui ha una voglia incredibile di migliorarsi. Anche l’aspetto tecnico lo fa tranquillamente, spesso da dietro l’ho visto giocare e quando gli capita la palla, l’azione si svolge con un livello tecnico buono quindi vuol dire che anche sotto questo punto di vista è dotato. Sicuramente si deve migliorare su alcune cose, il fatto che sia giovane potrà farlo tranquillamente, però le basi ci sono”.

Un giocatore a cui si ispira?

“Questo non lo so, purtroppo non ho avuto modo di dare continuità nell’allenarlo quindi non ho idea. Però aldilà dell’ispirarsi, Nicolò è un difensore moderno, nel senso che riesce a giocare sia in un reparto, con una difesa intesa come reparto come fa Sarri, sia a uomo senza aver problemi a concedere spazi dietro le spalle. Questo perché ha lettura e riesce benissimo a gestire qualsiasi situazione. Penso che questa sia una cosa importante per un difensore, io spero che possa far vedere tutte le qualità che ha con la Lazio perché se lo merita”.