Lazio, Marcolin: "Il nuovo modulo? Un capolavoro. Se vinci col Torino è la svolta"

Dario Marcolin, ex Lazio e ora volto di Dazn è intervenuto ai microfoni di Radio Laziale in vista del match contro il Torino in programma sabato all'Olimpico: "È stato un capolavoro ma ha giocato come giocava lo scorso anno, un modulo che ha fatto fare bene alla Lazio, ci sono stati presupposti positivi, Dia e Castellanos, in 3 in attacco Castellanos è solo, con Dia cambia la musica. Nell’emergenza, Basic è stato intelligente a non strafare, due tocchi, semplici. L’emergenza ha compattato la squadra, l’errore che ha fatto il genoa è che ha voluto giocarsela alla apri. Con la Lazio ha avuto presunzione giocando all’attacco lasciando campo libero a Sarri. La Lazio è stata concentrata.
Il fatto che Dia e Castellanos si abbassavano sulla linea dei centrocampisti, Zaccagni ha fatto un grande lavoro all’indietro, e gli allenatori godono quando vedono questo. La Lazio non ha fatto molti tiri in porta, ma se ha tirato sono i gol, grande praticità. Se analizzi i giocatori, Basic e Cancellieri, il resto erano giocatori che avevano già giocato lo scorso anno con il 4-2-3-1.
Sembra un peccato togliere Dia e Castellanos, con loro dividi le marcature, se Taty gioca da solo, i giocatori del Torino ce li hai tutti sulla punta , gli esterni sono gli stessi, ma la Lazio con quel modulo (4-2-3-1, ndr) beneficia davanti con due giocatori che sono Dia e Taty.
Ngonge e Simeone sono quelli che hanno fatto meglio, hanno inserimento, sono bassi, compatti che ripartono in contropiede il Torino non sta bene ma non ti deve far abbassare la guardia, se giocano bassi diventa dura, devi muoverti. Il Torino starà più indietro, la Lazio può sfruttare stato di forma di Cancellieri, l’altra sera era imprendibile sul gole sul dribbling un giocatore in più. Se vinci col Torino ti cambia la visione del campionato, tutta un’altra prospettiva. La Lazio, se la testa di Genova l’avesse avuta a Sassuolo e a Como avrebbe un’altra situazione in classifica. Ritorna a come stavi 5 minuti prima del Genova.
Se vedi il Torino non è la Lazio di Baroni, ha dato un’impronta offensiva, qui non è riuscita a darla. I problemi sono interni, di questo deve stare attenta la Lazio. È come se giocassi con la Juve".