Sarri, una carriera all'attacco del palazzo: con la Lazio nel destino

11.06.2021 11:15 di Alessandro Vittori Twitter:    vedi letture
Fonte: Alessandro Vittori - Lalaziosiamonoi.it
Sarri, una carriera all'attacco del palazzo: con la Lazio nel destino

Pochi riflettori, tanti risultati. La sostanza raggiunta curando la forma, spesso nel silenzio dei grandi comunicatori. Maurizio Sarri e la Lazio hanno tanto in comune. Da mercoledì poi il Sarrismo ha nella Capitale la propria patria, Formello sarà il laboratorio in cui creare. La base per mettere a punto quell'attacco al palazzo che ha da sempre caratterizzato la filosofia sarrista. E chissà che non sia proprio Roma il luogo della presa del potere. La Città Eterna per una battaglia eterna.

DALLO STIA ALLO SCUDETTO - Stia, Faellese, Cavriglia, Antella, Valdema, Tegoleto, Sansovino, Sangiovannese, Pescara, Arezzo, Avellino, Verona, Perugia, Grosseto, Alessandria, Sorrento, Empoli, Napoli, Chelsea, Juventus. Dai campi polverosi della seconda categoria toscana allo Stamford Bridge e l'Allianz Stadium, da un paese della provincia aretina (in cui Pieraccioni girò alcune scene de 'Il ciclone') alla City e le altre metropoli del calcio. "Prendere il palazzo vuol dire prendere il potere scalando la classifica, andando fino in fondo", questo è il manifesto sarrista, che ha trovato la sua massima espressione a Napoli e ha raccolto i frutti tra Chelsea e Juventus. Blues e bianconeri rappresentano il potere, eppure Sarri viene da tutti identificato soprattutto con l'esperienza azzurra. In quel caso non arrivò la presa del palazzo, allora il prossimo step sarà completare la scalata con il bersaglio grosso. Quale città migliore di Roma per scrivere la storia...

PREMIO MAESTRELLI - Il 7 giugno scorso è stato celebrato il 50esimo anniversario della firma di Tommaso Maestrelli con la Lazio. In quell'occasione, con l'ufficialità di Maurizio Sarri non ancora arrivata, tanti tifosi biancocelesti hanno sperato di poter festeggiare la ricorrenza storica con un colpaccio così importante (certificato 48 ore dopo). Nessun paragone tra Maestrelli e Sarri, per la Lazio il Maestro è imparagonabile con chiunque, un santo protettore che rappresenta i valori più profondi della lazialità. Eppure qualche intreccio tra i due c'è: sono entrambi toscani (anche se Sarri è nato a Napoli), ma soprattutto il 19 marzo del 2018 l'allora tecnico del Napoli vinse il premio Maestrelli. Durante la premiazione a Montecatini Sarri disse: "Il premio rappresenta una persona straordinaria, è molto ambito e mi fa veramente un grande piacere riceverlo per il nome che porta. È tanta roba". Poi una cena con un simbolo laziale come Massimo Maestrelli e le tante domande sul padre e sulla Lazio. Dal 9 giugno 2021 Sarri siede sulla panchina dalla quale Maestrelli non si è mai alzato (e sulla quale sempre resterà), sarà anche lui sotto l'ala protettrice del Maestro.

LA LAZIO NEL DESTINO - La carriera di Maurizio Sarri del resto ha numerosi intrecci con la Lazio. Il 9 novembre 2014 contro la squadra allenata da Pioli arrivò la prima vittoria davanti a una grande della Serie A. Il 12 aprile 2015 Klose e compagni si presero la loro rivincita davanti a 50 mila spettatori: Sarri quel giorno non era in panchina, ammirò lo spettacolo biancoceleste dagli spalti. L'avventura napoletana del tecnico toscano inoltre è dovuta, in parte, alla squadra biancoceleste: prima dell'ultima giornata del campionato 2014-15 Rafa Benitez aveva già manifestato la voglia di lasciare Napoli, ma fu la Lazio a batterlo 4-2 all'allora San Paolo, sbattendolo fuori dalla Champions League, con De Laurentiis che ingaggiò Sarri. L'ultimo incrocio nella stagione 2019-20, quando la Juventus di Sarri battagliò (fino allo stop imposto dal coronavirus) con la Lazio di Inzaghi. In particolare tra il 7 e il 23 dicembre 2019 le squadre tra campionato e Supercoppa Italiana si affrontarono due volte e i biancocelesti si imposerò in entrambi i casi per 3-1. Dopo la partita di Riyad Sarri sconsolato ammise: "Se la Lazio gioca così ci sarà poco da fare". Spetterà a lui ora questo compito, la Lazio ha scelto la strada del Sarrismo per vincere.