La nuova Lazio di Sarri cresce: ma il futuro è a un bivio
RASSEGNA STAMPA - La squadra lo segue, i tifosi lo acclamano e la società gli affida la linea guida del mercato. Maurizio Sarri, nel giro di pochi mesi, si è ripreso la Lazio. Ha sofferto, ha sbuffato, ma ora sorride: un paradosso, perché la classifica resta deludente, ma qualcosa è cambiato davvero. Dal derby in poi, e ancor più dalla vittoria con il Lecce, la Lazio è diventata una squadra vera: gioca bene, crea occasioni, in alcuni momenti diverte anche. Il problema è che la zona Europa è ancora lontana.
A San Siro contro il Milan avrebbe meritato almeno un punto, contro il Bologna addirittura i tre: non a caso Ravaglia è stato il migliore in campo. Sarri, comunque soddisfatto dei progressi, vuole accelerare nelle ultime cinque gare del girone d’andata, a partire da Parma. Poi, a febbraio, la sfida nei quarti di Coppa Italia proprio contro il Bologna.
Il tecnico è amato anche per la sua sincerità quando parla di mercato, il punto è capire se la società riuscirà ad accontentarlo a gennaio. Per ora Lotito e il ds Fabiani stanno cercando di soddisfare un’altra richiesta del tecnico: i rinnovi. Basic e Marusic, entrambi in scadenza, sono le priorità. Con il croato, 29 anni, si tratta per un triennale e c’è la volontà di chiudere. Più complicata la partita di Marusic, 33 anni, che chiede un biennale con opzione.
La costruzione di una rosa competitiva in vista dell’estate sarà decisiva per il futuro di Sarri. Nonostante il triennale, il tecnico è stato chiaro: “Fino a giugno accetto tutto”, lasciando intendere che il progetto successivo peserà sulla scelta di continuare. Lotito non può permettersi di perderlo ed è per questo che, scrive La Repubblica, questa stagione rappresenta un vero bivio: rilanciare la Lazio con il Comandante o tornare a vivacchiare tra difficoltà e contestazioni.
