Lazio, amuleto Zaccagni: il capitano trascina la squadra contro i bianconeri
RASSEGNA STAMPA - Essere capitano significa assumersi responsabilità anche in condizioni difficili. Zaccagni è tornato in campo a Bergamo dopo appena quattordici giorni dallo stiramento e con tre allenamenti svolti. La Lazio era in piena emergenza e Sarri valutava soluzioni insolite per coprire le assenze. L’Arciere ha anticipato i tempi di recupero di una settimana e ha giocato 76 minuti, pur non essendo al top.
Il numero 10 è divenuto un riferimento tecnico e simbolico, tanto che - riporta il Corriere dello Sport - nelle ultime due stagioni la Lazio ha vinto tutte le 10 partite di Serie A in cui ha segnato. Allargando l’analisi, i biancocelesti sono imbattuti da 21 gare con una sua rete: 18 successi e 3 pareggi. Le uniche due vittorie stagionali portano la sua firma, contro Verona e Genoa.
Zaccagni guiderà la squadra contro la Juve, avversaria contro cui non segna da quattro sfide, specialmente vista l'assenza di Castellanos: i numeri raccontano che senza l'argentino la Lazio ha raccolto 1.1 punti di media nelle ultime due stagioni e ha vinto il 20% delle gare. Con lui in campo la media sale a 1.8 punti e la percentuale di vittorie supera il 51%. Il fattore Zaccagni, dunque, diventa ancora più decisivo. Prima del rinnovo di Zac con la Lazio, la Juventus aveva sondato la sua disponibilità a vestire bianconero, ma con la firma la società gli ha consegnato fascia e numero 10, rafforzando un legame che il calciatore definisce "familiare".
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