IL PRECEDENTE - L'intuizione perfetta chiamata Inzaghi: oggi come allora, sempre Simoncino

17.12.2017 09:15 di  Alessandro Menghi  Twitter:    vedi letture
Fonte: Alessandro Menghi - Lalaziosiamonoi.it
IL PRECEDENTE - L'intuizione perfetta chiamata Inzaghi: oggi come allora, sempre Simoncino

La Lazio va contro la Dea. Non quella bendata, per carità. Un po’ di fortuna non guasterebbe viste le ultime incertezze (per usare un eufemismo) arbitrali accorse ai biancocelesti tra Fiorentina, Sampdoria e soprattutto Torino. É l’Atalanta il prossimo ostacolo da superare, squadra ostica, rognosa, che ormai sa abbinare alla aggressività una buona qualità tecnica. Ma i biancocelesti hanno già dimostrato quanto forti possano essere in trasferta. Lontano dall’Olimpico gli uomini di Inzaghi non hanno finora mai perso e non intendono farlo proprio adesso. Anche quel 1 ottobre 2000 la partita fu tosta e anche in quell’occasione la Lazio riuscì a non uscire sconfitta da Bergamo. 

COME ALLORA, SEMPRE SIMONCINO - Sulla maglia della Lazio fa un certo effetto vedere stampato lo scudetto, conquistato la stagione prima sul filo di lana. I campioni d’Italia guidati da Eriksson affrontano l’Atalanta di Ganz e Doni per la prima stagionale. In attacco fa l’esordio la coppia Lopez-Salas, ma a sbloccare la gara è una punizione velenosa di Mihajlovic dopo soli tre minuti di gioco. Sospinta dal caloroso pubblico dell’Atleti Azzurri d’Italia, i padroni di casa al 21’ trovano il pareggio. O forse sarebbe meglio dire che a trovarlo è la Lazio perché il colpo di testa di Pancaro finisce nella porta sbagliata beffando Marchegiani. L’1-1 resiste tra tentativi sia dei capitolini che dei bergamaschi, fino al 66’ quando i fratelli Zenoni costruiscono l’azione del sorpasso in contropiede: Damiano lancia Cristian che non sbaglia davanti a Marchegiani. Un minuto dopo il 2-1 Eriksson chiama dalla panchina Simone Inzaghi, l’intuizione perfetta. Da vero bomber di razza quale è, Simoncino cattura un pallone vagante respinto da Fontana dopo il tiro di Nedved e lo butta in fondo alla porta per il 2-2 finale. Quella Lazio nel segno di Inzaghi, questa si augura lo stesso. Oggi come allora è lui il trascinatore dei biancocelesti.