ESCLUSIVA - L'ex Belardi: "L'Udinese è in un fase di transizione, ma Di Natale è ancora tra i più forti"

Pubblicato ieri alle 14:00
30.01.2016 07:00 di  Davide Capogrossi  Twitter:    vedi letture
Fonte: Davide Capogrossi - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - L'ex Belardi: "L'Udinese è in un fase di transizione, ma Di Natale è ancora tra i più forti"
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© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com

Che fine ha fatto l'Udinese di Guidolin, quella che diverte, lancia giovani interessanti e compete ogni anno per un posto nelle coppe europee? Misteri del calcio, il passaggio da una generazione all'altra non è mai stato così doloroso. I friulani sono reduci da tre sconfitte consecutive, comprese le batoste contro Juventus e Palermo. La squadra resta in ritiro, Stefano Colantuono rischia il posto. Per analizzare il momento dell'Udinese, la redazione di lalaziosiamonoi.it ha contattato in esclusiva Emanuele Belardi, ex portiere dei bianconeri dal 2008 al 2011.

La scorsa estate hai appeso i guantoni al chiodo, di cosa ti occupi ora? "Sono il Consigliere del CONI per la Regione Campania. Ho una scuola calcio nel mio paese (Eboli, ndr), mi diverto con il calcio giovanile. Abbiamo tanti bambini, progetti ambiziosi".

Passiamo ai grandi. Questo campionato è molto equilibrato, anche se la Juventus è tornata al top. "La Juventus ha avuto dei grandi cambiamenti in estate, ci stava un momento di assestamento, sono partiti giocatori importanti come Pirlo, Tevez e Vidal. Hanno ritrovato l'equilibrio e la voglia di vincere".

Domenica la Lazio affronterà l'Udinese, che partita sarà? "La Lazio ultimamente si è ripresa, ha recuperato parecchi giocatori. È stata molto sfortunata sotto l'aspetto degli infortuni, le problematiche più importanti nascono da questo. Quando perdi un portiere importante come Marchetti, quando un attaccante come Klose fa fatica, tutto diventa più difficile. La Lazio con tutti gli effettivi è una signora squadra".

Da ex portiere, meglio Marchetti o Berisha? "Marchetti se sta bene fisicamente è uno dei tre portieri più forti d'Italia. È affidabile, di personalità, è un punto di riferimento per la Lazio".

L'Udinese invece è in crisi nera. Sta ancora pagando la transizione dall'era Guidolin? "Sono stato quattro anni ad Udine, conosco bene la filosofia della società. Dopo un tot di anni rinnova tutto, questa sofferenza è legittima. Penso sia un anno di transizione, l'obiettivo è la salvezza, bisogna far ambientare i nuovi arrivati. La prossima stagione potrà competere a buoni livelli puntando sui giovani che nel frattempo hanno fatto esperienza".

Possiamo parlare di transizione anche per la Lazio? "Ha avuto tanti problemi fisici, infortuni di giocatori troppo importanti. Quando vengono a mancare gli elementi fondamentali, sostituirli tutti insieme non è facile. La Lazio ha uno dei tecnici italiani più preparati che è Stefano Pioli. Io l'ho avuto a Modena, oltre a essere una persona seria è anche molto preparata".

Udinese-Lazio è anche la sfida tra due grandi bomber come Di Natale e Klose. "Totò ha tirato la carretta a Udine per tanti anni, è stato fondamentale. Ho giocato con ottimi giocatori, lui è stato uno dei più forti. È normale che a 38 anni sia così, non avendo la continuità di sempre e non essendo affiancato da giocatori importanti come un tempo. Per me resta uno dei migliori, la carriera prima o poi finisce per tutti".

Lo stesso discorso vale per Klose. "Anche lui ha avuto qualche problemino. Un attaccante che vive per il gol come Klose può andare in sofferenza se resta a digiuno".