Lazio, Tudor e il 3-4-2-1: chi giocherebbe con il nuovo modulo

15.03.2024 09:00 di  Edoardo Zeno  Twitter:    vedi letture
Lazio, Tudor e il 3-4-2-1: chi giocherebbe con il nuovo modulo
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È iniziato un novo capitolo dalle parti di Formello, o meglio, sta per inziare. Sarri ha rassegnato le dimissioni, Martusciello guiderà la squadra a Frosinone, poi toccherà a Tudor. Il tecnico croato ha trovato in poche ore l'accordo con la Lazio, la prossima settimana attesa l'ufficialità. Cambia tutto con la nuova guida tecnica, dal Comandante al gigante di cristallo, dalla marcatura a zona all'uomo contro uomo a tutto campo, dalla difesa a quattro alla linea a tre.

Il modulo più utilizzato da Tudor nelle sue precedenti avventure da allenatore, infatti, è il 3-4-2-1 anche se ne ha sperimentati altri. Vedremo se l'ex Marsiglia insisterà con il suo sistema di gioco preferito anche in biancoceleste, abbandonando il 4-3-3 sarriano. Un rovesciamento che mischierebbe non poco le carte in tavola a Formello.

DIFESA - Con la linea a tre sguardo attento ai difensori centrali. La Lazio ne ha quattro in rosa: Patric ha lavorato a tre con Inzaghi e conosce già i movimenti, Casale è un pupillo di Tudor che a Verona lo ha reso imprescindibile sia da centrale che da braccetto di destra. Anche Gila ha tutte le caratteristiche per giocare in una linea a tre. È rapido, aggressivo e ben dotato tecnicamente. Discorso simile per Romagnoli, leader della retroguardia che potrà essere utile da centrale e da terzo di sinistra. All'occorrenza anche Hysaj e Marusic possono diventare braccetti.

CENTROCAMPO - Chi potrebbe trarre più beneficio dal cambio modulo sono Lazzari e Pellegrini. Entrambi più esterni che terzini, possono contare su una maggiore copertura alle spalle e più spazio da attaccare in avanti. In particolare Manuel potrebbe tornare a fare quello che faceva alla Spal e con Inzaghi. Per il tandem in mediana c'è bisogno di dinamismo e intelligenza tattica. Guendouzi candidato numero uno per una maglia, accanto a lui uno tra Cataldi o Rovella (per maggiori geometrie) o Vecino (per contare su muscoli e centimetri). Per l’idea di gioco di Tudor, con una marcatura a tutto campo, l’uruguaiano rischia di diventare un elemento fondamentale. Luis Alberto e Kamada forse troppo offensivi, occhio alla soluzione Felipe Anderson a tutta fascia.

ATTACCO - Tudor ha due soluzioni: un trequartista e la doppia punta o due rifinitori alle spalle di un centravanti. Nel primo caso Kamada e Luis Alberto si giocherebbero una maglia alle spalle della coppia Castellanos-Immobile. La seconda ipotesi, quella più probabile, prevede due figure a galleggiare sulla trequarti avversaria. La scelta è ampia: Zaccagni, Felipe e Isaksen le scelte più ovvie, ma attenzione anche alla qualità di Luis Alberto (che giocherebbe molto più vicino alla porta e con meno compiti difensivi) e alla bravura negli inserimenti di Kamada che può rilanciarsi nel ruolo che gli si addice di più e rendere meno amara una stagione comunque complicata.

Tutto rinviato a lunedì quando, a meno di clamorosi ribaltamenti, Tudor svolgerà la sua prima seduta a Formello. C’è poco tempo per pensare, bisogna far parlare il campo specialmente dopo gli ultimi risultati deludenti. Il mister croato proverà a dare la scossa con le sue idee e la sua disciplina, il materiale per esprimersi al meglio è a sua disposizione.