Pasculli: "Lazio, serve di più. E il mio Lecce già retrocesso all'Olimpico..."

09.11.2019 07:25 di Leonardo Giovannetti Twitter:    vedi letture
Fonte: Leonardo Giovannetti - Lalaziosiamonoi.it
Pasculli: "Lazio, serve di più. E il mio Lecce già retrocesso all'Olimpico..."

Dopo la dèbacle in Europa League contro il Celtic, la Lazio si prepara ad ospitare il Lecce all'Olimpico. Serve una vittoria prima della sosta, tre punti per proseguire nel lungo percorso del campionato che ha come obiettivo la conquista della Champions League. In esclusiva per lalaziosiamonoi.it, è intervenuto l'ex Lecce Pedro Pasculli. Per lui una lunga militanza con il club salentino, dal 1985 al 1992. Ben 214 presenze e 53 gol collezionati. Inoltre fu in campo quando il Lecce si impose sulla Roma, mandando in frantumi i sogni scudetto dei giallorossi: “Il Lecce sta facendo bene, soprattutto fuori casa. Sta cercando di raccogliere più punti possibili per arrivare al girone di ritorno e combattere con le squadre che devono salvarsi. Sicuramente per la Lazio non sarà una partita facile, Liverani fa giocare bene la squadra, sempre a viso aperto e senza timore. Negli ultimi minuti però prende sempre gol, unico difetto. Sarà comunque un osso duro domenica per i biancocelesti. La Lazio è praticamente fuori dall’Europa League, potrebbe esserci un po’ di nervosismo. Io mi auguro che possa passare il girone, ma serve un miracolo. I tifosi non saranno contenti del risultato maturato con il Celtic, non so che clima ci sarà allo stadio. Per entrambe le compagini sarà una gara complicata, sono sicuro però che gli uomini di Inzaghi scenderanno in campo con tanta rabbia”.

LA PARTITA -Il Lecce, come già ha dimostrato quest’anno, giocherà una partita a viso aperto. Generalmente si schiera con un 4-3-3, non so poi come Liverani deciderà di affrontare i biancocelesti. La Lazio per vincere il match dovrà sudare, perché dall’altra parte c’è una compagine che ha fame di punti. Sicuramente per scardinare la difesa del Lecce servirà l’estro e la fantasia di alcuni giocatori, ma sarà necessario più che altro dar vita a un ottimo gioco di squadra. C’è Immobile che sta segnando tanto, è un goleador nato. Gli uomini di Liverani in difesa però si muovono bene, solamente con azioni ben orchestrate sarà possibile trovare il gol”.

INZAGHI -Penso che dopo tanti anni i tifosi vogliono qualcosa di più. Vincere la Supercoppa italiana o la Coppa Italia è importante, però è ora di fare il salto di qualità. La piazza e la società vorrebbero magari arrivare nelle fasi finali dell’Europa League, lottare per il campionato o comunque per andare in Champions League. Molti si aspettano una squadra più competitiva”.

IL CAMPIONATO -Non credo che alla Lazio serva una panchina più lunga, o un altro attaccante. Servono giocatori all’altezza della situazione per competere con le squadre forti. Quei calciatori che hanno fame di vincere, i top player che fanno la differenza. Se non prendi questi interpreti ti accontenti di arrivare sempre quinto o sesto, dietro alle altre. Non so se la Lazio possa lottare per il quarto posto, dipende dalle altre squadre. Vedo il Milan fuori dai giochi, il Napoli non decolla, a mantenere il passo sono solo Juventus e Inter. Il campionato è più equilibrato rispetto agli ultimi anni. La Lazio se si mette in testa di lottare come squadra, potrebbe arrivare fino in fondo”.

AMARCORD -Ricordo bene il favore che abbiamo fatto alla Lazio quando abbiamo battuto la Roma all’Olimpico (ride, ndr). I giallorossi potevano vincere lo scudetto, noi eravamo già retrocessi. È stata una partita indimenticabile che porto dentro il cuore. I laziali ancora oggi mi ringraziano per quella gara. Negli anni 80’ ricordo con piacere tante partite giocate contro la Lazio, era un calcio molto competitivo e soprattutto sano. I biancocelesti avevano tanti campioni, Ruben Sosa, Gregucci, Di Canio. Insomma, tanti giocatori fortissimi”.

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Pubblicato l'8/11 alle ore 20:30