Lazio, Felipe Anderson chiude un cerchio nel derby: il legame con il 2015

10.11.2022 07:30 di  Alessandro Vittori  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Lazio, Felipe Anderson chiude un cerchio nel derby: il legame con il 2015

Felipe Anderson e il derby, un feeling sbocciato già alla prima occasione. Era un Roma - Lazio di sette anni fa e il brasiliano iniziava a stupire l’Italia e l’Europa: le sue serpentine e i gol in doppia cifra trascinarono la Lazio di Stefano Pioli fino al terzo posto in classifica, con qualificazione ai preliminari di Champions League. Oggi in panchina siede Maurizio Sarri, Felipe non è più un ragazzo di grandi speranze ma un giocatore più maturo, che dopo l’esperienza al West Ham e la breve parentesi al Porto ha deciso di tornare dove si è sentito re, alla Lazio. Nel derby di domenica anche il ruolo ha rappresentato un inedito: Sarri ha scelto proprio lui per sostituire Ciro Immobile e Pipe non ha deluso, ha deciso la stracittadina. Il bottino contro i giallorossi sale così a 3 gol (uguagliato Hernanes tra i brasiliani più prolifici) e 3 assist in 12 presenze, in particolare 2 gol e 1 assist dal ritorno nella Capitale.

MINUTO 29 - C’è poi un filo sottile che lega il derby dell’11 gennaio 2015 con quello del 6 novembre 2022, il minuto del gol di Felipe Anderson. In entrambi i casi il brasiliano ha colpito la Roma al 29’: nel 2015 soltanto quattro minuti prima il numero 7 biancoceleste aveva servito un assist al bacio a Mauri, per poi battere De Sanctis con una conclusione estremamente precisa dalla distanza; domenica invece Felipe ha colto la prima occasione, sfruttando l’errore di Ibanez provocato dalla pressione di Pedro. Altre analogie, sia nella prima che nella seconda circostanza Pipe ha segnato di sinistro e sotto la Curva Sud, mentre nell’andata della scorsa stagione ha battuto Rui Patricio di destro sotto la Curva Nord.

FIDUCIA - Felipe Anderson è tornato ai fasti di quella stagione in cui si rivelò al calcio mondiale. Nel frattempo l’esperienza accumulata sta permettendo al brasiliano di limare quello che è sempre stato il suo difetto, ossia la continuità. Sotto la guida di Sarri finora ha collezionato tutte le presenze, godendo della fiducia totale di tutto l’ambiente: non soltanto il tecnico stravede per lui, i tifosi lo amano e anche il presidente Claudio Lotito non manca mai nell’esaltarlo. Fosse dipeso soltanto da lui non l’avrebbe mai ceduto nell’estate del 2018, così come non ha esitato un attimo nel riprenderlo tre anni dopo. Felipe riesce a trarre la giusta linfa da tale fiducia, tanto che non ha minimamente indugiato a intraprendere un nuovo percorso nel ruolo di centravanti. Visto il precedente di Sarri con Mertens e i risultati ottenuti nelle prime tre partite di campionato da vice Immobile (gol contro Atalanta e Roma e uno annullato per un fuorigioco millimetrico contro la Salernitana), per Pipe si apre un altro orizzonte: anche da centrattacco il brasiliano fa la differenza.Visti gli acciacchi dei compagni di reparto, il mister punta tutto sull'ex West Ham che è sempre più protagonista assoluto. 

Pubblicato il 9/11 alle ore 20