Calleri, il figlio Riccardo: "Papà amava Roma, l'epilogo alla Lazio..."

Manca a tutto il mondo del calcio e non solo un personaggio come Gianmarco Calleri. L'ex presidente della Lazio si è spento l'8 marzo all'età di 81 anni ma a ricordare quanto fatto in carriera e anche qualche aneddoto divertente è il figlio Riccardo, intervistato ai microfoni di Radiosei: "A papà faceva molto piacere che a Roma fosse ricordato con così tanto affetto. Quando poteva, ritornava nella Capitale e questa cosa lo inorgogliva. Riusciva anche a creare rapporti eccellenti con i giocatori. Ad esempio in qualche contratto di giocatore che fece, se lo prendeva a benvolere si sbagliava e pagava anche di più. Se c’era fiducia, mollava i freni inibitori"
GASCOIGNE E DOLL - "L’idea di Gascoigne nacque per la competenza calcistica di papà. Lui vedeva partite di squadre di tutto il mondo. Per quanto riguarda Thomas Doll, purtroppo aveva problemi fisici e nonostante questi è stato un giocatore straordinario. Se non li avesse avuti sarebbe stato un calciatore di livello mondiale".
LAZIO - "Tutte le idee e le follie di mio padre un po’ si confrontavano con Regalia e con mio zio Giorgio e questo alla fine funzionava: era il connubio perfetto di lavoro. L’epilogo della storia di mio padre alla Lazio coincide con la malattia e la morte di mio zio. Forse papà non avrebbe lasciato la Lazio se non fosse stato così travagliato quel periodo. Chissà".
ZOFF - "Dino Zoff preso dalla Juventus fu un’altra intuizione di papà: aveva appena vinto la Coppa Uefa con la Juve e aveva molte possibilità di trovare squadre di livello, ma papà fu molto convincente e gli fece sposare il progetto Lazio".
IMMOBILE - "Per quanto riguarda la Lazio di oggi non ho messo lo zampino nelle decisioni attuali di mercato. Ma Ciro Immobile per me è un vero campione, probabilmente un po’ sottovalutato".