Delio Rossi: "Lazio, con Celtic e Lecce dipende da te. Correa - Zarate? La differenza..."

07.11.2019 10:00 di  Leonardo Giovannetti  Twitter:    vedi letture
Delio Rossi: "Lazio, con Celtic e Lecce dipende da te. Correa - Zarate? La differenza..."

Le ultime due fatiche prima della sosta: Celtic e Lecce. La Lazio dovrà affrontare altre due sfide prima del meritato riposo. Una gara a tinte europee, un’altra valida per la Serie A. Due obiettivi che gli uomini di Inzaghi non hanno intenzione di farsi sfuggire. In esclusiva ai nostri microfoni è intervenuto l’ex allenatore biancoceleste Delio Rossi. Tanta Lazio nella sua carriera, squadra con cui è riuscito a togliersi belle soddisfazioni. Nel suo curriculum figura anche il Lecce, prossimo avversario in campionato del club capitolino. Durante l’intervista, ha offerto una panoramica del momento che la Lazio sta vivendo.

LAZIO - CELTIC - La Lazio in questa settimana si è ritrovata con alcuni infortuni. Purtroppo succede quando giochi gare così ravvicinate. Recuperare non è facile. Le squadre di vertice ci riescono, chi non è abituato soffre nel tenere questi ritmi. Comunque mi aspetto la stessa Lazio vista all’andata al Celtic Park, è stata padrona del campo ma ha pagato un calo di tensione. Questi momenti di sbandamento si pagano, ma i biancocelesti in Scozia sono stati superiori. Ora da quella gara ne sono state giocate altre, sicuramente il morale alto aiuterà”.

LAZIO - LECCE - “L’esito della gara non dipende dal Lecce, ma solamente dalla Lazio. Il risultato che i biancocelesti otterranno con il Celtic peserà, ovviamente. Il Lecce è quello, è il classico Davide contro Golia. In genere è Golia a vincere. Comunque Liverani sta facendo bene, ha ottenuto risultati positivi con squadre più forti. Se la Lazio farà il suo, non credo però ci sarà storia”.

QUARTO POSTO -La classifica dice che la Lazio può farcela, ma i campionati si cominciano a delineare ad aprile. Se si trovasse in questa posizione ovviamente credo che riuscirebbe a tenere botta fino alla fine. Ci sono due o tre squadre superiori alla Lazio, come Juventus, Inter e Napoli. L’Atalanta è una mina vagante, se uscisse dalla Champions League sarebbero guai. La Lazio deve sperare che la Dea prosegua il suo percorso europeo, perché non essendo abituata a giocare tre competizioni potrebbe perdere qualcosa. Se i biancocelesti fanno quello che devono, arrivano quarti. Altrimenti sarà ottavo posto. Dipende da tanti fattori, ma la qualità della rosa può far sperare nel quarto posto”.

MILINKOVIC E LUIS ALBERTO - Milinkovic è leggermente sottotono, per il valore del giocatore ci si aspetta qualcosa di più. Non dobbiamo farci fuorviare comunque dalla valutazione di mercato, è ancora molto giovane e non ha spessore a livello internazionale. Se lo sta costruendo con la Lazio e con la sua Nazionale. Se avesse continuità, mostrasse le sue qualità con costanza, ci troveremmo di fronte a uno dei migliori giocatori al mondo. Luis Alberto è invece il giocatore che insieme a Correa dà quella imprevedibilità che serve. Se sta bene lui, gioca tutta la squadra. Ha l’estro che ti permette di far girare tutti gli altri”.

ZARATE VS CORREA -Hanno un modo di giocare completamente diverso, Correa ha anche la corsa lunga che Zarate non aveva. Mauro era più una prima punta quando la palla ce l’avevano gli altri, non dava una mano nella fase di non possesso. Non perché non volesse, ma non era nelle sue corde. Era un esterno invece in fase di possesso, si accentrava da sinistra verso destro e metteva questi tiri a giro che facevano male. Sotto porta era più freddo di Correa. Non copriva molto campo, come già detto. Correa invece riesce a dare una mano anche sotto quell’aspetto”.

IL LEADER -Io sono trenta anni che faccio l’allenatore, tutti questi leader non l’ho conosciuti. Sarò stato sfortunato (ride, ndr). Ci sono due tipi di leader: quello morale, che di solito non è quello tecnico, e quello invece che ha appunto qualcosa in più dal punto di vista della qualità. Magari, però, per quanto forte il leader tecnico non è riconosciuto dai compagni. Difficile trovare chi possiede entrambe le capacità, si tratta in quel caso di fuoriclasse. Poi ci sono quelli che agli occhi degli altri sembra abbiano qualcosa in più, ma magari sono leader di se stessi. Bisognerebbe vedere poi come si comportano nello spogliatoio”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA - La riproduzione, anche parziale, dell’articolo è vietata. I trasgressori saranno perseguibili a norma di legge