Lazio, Sabatini: "Non ho capito Sarri. Vecino? All'Inter si stufarono perché..."

22.09.2025 21:30 di  Niccolò Di Leo   vedi letture
Lazio, Sabatini: "Non ho capito Sarri. Vecino? All'Inter si stufarono perché..."
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Intervenuto ai microfoni di Radio Laziale, il giornalista Sandro Sabatini ha commentato la partita della Lazio nel derby contro la Roma, sottolineando la propria perplessità intorno ad alcune scelte di Maurizio Sarri, prima di esporsi sulle condizioni di Vecino e sull'ipotesi di un Mattia Zaccagni a centrocampo. 

LE SCELTE DI SARRI - "Complessivamente la Lazio ha creato qualcosa di più, anche sullo 0-0, poi alla fine c'è quell'incrocio dei pali di Cataldi e quell'errore clamoroso di Dia che hanno la stessa importanza dell'errore di Tavares, ma con una differenza: l'errore di Tavares è un'approssimazione di un giocatore a cui mancano le basi. A Sarri contesto due scelte: Rovella al posto di Cataldi, che alla fine gioca meglio e Dia al posto di Castellanos. Non so perché abbia fatto queste scelte, non le capisco. Castellanos è l'equivalente all'Inter di Lautaro, se Lautaro si allena alla vigilia gioca anche se non si è allenato prima. Castellanos non può essere l'alternativa a Dia, che non è neanche una prima punta. Il derby te lo devi giocare con Castellanos in campo". 

VECINO "Vecino anche all'Inter aveva avuto dei problemi con Conte, alla fine litigarono perché i medici dicevano che stava bene, gli esami evidenziavano che sta bene e lui non se la sentiva. Alla fine si stufarono. Sono cose un po' particolari: ha una valutazione molto soggettiva del responso medico. Alla fine è lui che sente il fisico, quindi è legittima, ma all'Inter si stufarono".

ZACCAGNI A CENTROCAMPO - "Io metterei Zaccagni nei tre di centrocampo. Spiegatemi perché non può diventare il Luis Alberto di questa Lazio? Secondo me se lui è predisposto a provare a centrocampo lo può fare". 

LA LUCIDITA' - "La scena di Guendouzi di ieri mi ricorda quella di Theo Hernandez lo scorso anno a Firenze, quando si prese due giornate. Questo significa che non ci stai con la testa. Alla Lazio sta mancando la lucidità nei giocatori più rappresentativi, e Guendouzi è tra questi, ed è paragonabile a un virus nello spogliatoio". 

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