Lazio del 2000 | Eriksson, Boksic e l'aneddoto del pantaloncino: cosa è successo
RASSEGNA STAMPA - Sven Goran Eriksson si è spento nelle scorse settimane lasciando dietro di lui un ricordo indelebile del grande allenatore e dell'immenso uomo. Lo svedese era un uomo di campo che con i suoi modi gentili trovava sempre una soluzione. Gioie e trofei conquistati soprattutto alla Lazio. A ricordarlo sulle pagine de Il Foglio è anche Fabrizio Ravanelli. L'ex attaccante spende parole al mieie per il suo mister e racconta anche un aneddoto che vede protagonista Boksic. Ecco le sue parole: “Mi ha insegnato a comportarmi con educazione, rispetto e umiltà anche nelle situazioni più negative. Vi racconto un aneddoto: prepartita di LazioPerugia nel 1999/2000, la stagione dello scudetto. Boksic non voleva giocare perché i pantaloncini erano troppo stretti. Il mister con la massima tranquillità, con la sua classica compostezza, gli disse di andare pure a casa e che avrei giocato io al suo posto. Un personaggio unico che ha cambiato il calcio in Italia”