Primavera, il ritorno del playamaker: Andrea Marino si riprende la sua mediana

05.10.2022 10:00 di Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Lavinia Saccardo - Lalaziosiamonoi.it
Primavera, il ritorno del playamaker: Andrea Marino si riprende la sua mediana
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Cinquecentodiciassette chilometri dividono Piacenza al centro sportivo di Formello, il quartier generale biancoceleste che il 17 gennaio del 2020 ha spalancato le porte per la prima volta ad Andrea Marino. Torinese di Ciriè, classe 2001, visione di gioco e tecnica evidente, strappato alla Salernitana che nulla ha potuto fare quando il blasone laziale se l'è portato via. In quella stagione saranno 35 le presenze con l'aquila sul petto tra campionato e Coppa Primavera, quattro i gol e un assist, ciliegine sulla torta di prestazioni di buonissimo livello sotto gli occhi di tutti. Un anno e mezzo alla Lazio (compreso il periodo di blocco per il Covid) in cui non si rivela un grande bomber, ma fare gol non è necessario per uno del suo ruolo. Gestisce il centrocampo con mente ordinata e quell'esperienza che per la sua età sembra anche un po' troppa. La Primavera 2 non gli basta e il 16 agosto del 2021 se ne va a Piacenza per fare il salto di qualtà in Serie C. Ventisei presenze in stagione e un solo assist non bastano per convincere gli emiliani a riscattarlo e nell'ultima finestra di mercato torna tra le mura di Formello. Da fuoriquota si mette a disposizione di mister Stefano Sanderra, aggregandosi al nuovo gruppo di questa Primavera determinata a centrare l'obiettivo promozione dopo 2 anni. Il tecnico lo inserisce tra i titolari nella terza giornata contro la Salernitana: Andrea ci mette pochissimo a prendersi i riflettori, scansa i "piccoletti" e sfodera un pallone incerto tra un cross e un tiro che finisce dietro alle spalle del portiere avversario. La sfida finisce 1-1 portandosi dietro pesantissime polemiche per assurde decisioni arbitrali, ma lui il suo l'ha fatto. Soddisfazione certo, ma a 21 anni un centrocampista con certe qualità non si può e non si deve accontentare. L'Under 19 gli sta stretta e chissà se già pensa alla sua prossima destinazione. Prima però c'è un posto in Primavera 1 da conquistare e un sogno sullo sfondo, quella convocazione in Serie A che ogni ragazzino come lui, cresciuto col pallone tra i piedi, desidera.