Lazio, le porte chiuse pesano: il botteghino “piange” circa 8 milioni di euro

05.05.2020 08:45 di  Francesco Mattogno  Twitter:    vedi letture
Lazio, le porte chiuse pesano: il botteghino “piange” circa 8 milioni di euro
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Ripartire per non collassare. È questo il dogma del mondo del calcio ai tempi del coronavirus: frenato dall'emergenza e impaziente di tornare in campo, anche se non a pieno regime. Perché l'eventuale ripresa servirebbe solamente a limitare (di tanto) le perdite generate dallo stop, non a cancellarle del tutto. Nel caso in cui il campionato dovesse essere portato termine, infatti, lo farebbe ovviamente a porte chiuse. E nell'epoca delle pay tv e degli impianti semi-vuoti, spesso ci si dimentica dell'importanza ambientale ed economica di uno stadio strabordante di tifosi. Fonte inesauribile di energia per chi scende sul terreno di gioco, e anche di discreto guadagno per una società. Secondo quanto riportato dalla rassegna stampa di Radiosei, dalla chiusura dell'Olimpico la Lazio dovrebbe perdere intorno agli 8 milioni di euro, dei quali 5/6 sarebbero arrivati solo dalla stima al ribasso della vendita dei biglietti per le tre partite casalinghe dei gironi di Champions League della prossima stagione. Gli altri vanno invece calcolati sul mancato incasso (e sull'eventuale rimborso degli abbonati) delle restanti 5 gare della stagione 2019/20 di Serie A da giocare all'Olimpico: Fiorentina, Milan, Sassuolo, Cagliari e Brescia. Con la squadra di Inzaghi impegnata nella volata scudetto, ci si aspettava uno Stadio Olimpico perennemente sold out.

LE PAROLE DI CANIGIANI - A tal proposito, il responsabile marketing della Lazio, Marco Canigiani, ha parlato a Radio Incontro Olympia delle possibili mosse della società: “Come club ci confrontiamo quotidianamente con la FIGC. Parliamo della ripresa e di come dobbiamo prepararci per quanto riguarda diversi aspetti. Per ora è prematuro parlare di rimborso per gli abbonati. Vogliamo aspettare prima di agire, la Lega cercherà una linea comune. Più avanti capiremo bene come muoverci. La Lazio non ha mai abbandonato i suoi tifosi e non lo farà adesso, il problema è che non è chiaro ciò che accadrà. Noi attendiamo, si procede un passo alla volta. Prima gli allenamenti, poi l’eventuale ripresa del campionato. Champions League? Se dovesse partire con l’anno nuovo significa che tutto è stato stravolto. La UEFA spera di ripartire a metà ottobre”.

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