Lazio, basta Immobile nella notte di Wilson: Venezia al tappeto e 5° posto

15.03.2022 07:45 di Marco Valerio Bava Twitter:    vedi letture
Fonte: MarcoValerio Bava-Lalaziosiamonoi.it
Lazio, basta Immobile nella notte di Wilson: Venezia al tappeto e 5° posto

Nella notte del capitano, nella notte in memoria della leggenda Pino Wilson, la Lazio batte il Venezia grazie al calcio di rigore realizzato da Immobile e sale al quinto posto in classifica, a quota 49 punti, scavalcando Roma e Atalanta. Partita tosta perché i lagunari chiudono tutti gli spazi e per la Lazio non è semplice trovare varchi e creare occasioni. Il primo tempo scorre via senza grandi emozioni, se non quando Zaccagni viene punito con il cartellino giallo per simulazione e diffidato salterà il derby. Nella ripresa, partenza sprint della Lazio che va in vantaggio e poi sfiora pure il raddoppio. Poi solo gestione, con Strakosha che non rischia praticamente mai. La Lazio vince, onora al meglio il ricordo di Wilson e si avvicina bene al derby in programma domenica prossima.

ASSEDIO - Sarri recupera Patric che si piazza sulla fascia destra in difesa, Lazzari quindi parte dalla panchina, Hysaj agisce a sinistra. Sono di fatto gli unici due cambi rispetto all’undici che ha incantato a Cagliari. Il copione della partita è piuttosto chiaro sin da subito, con la Lazio a fare gioco e il Venezia a serrare le linee e cercate di intasare gli spazi soprattutto centralmente e così la prima occasione biancoceleste arriva da palla inattiva. Felipe Anderson si guadagna una punizione dai venti metri con un gioco di prestigio, del piazzato si incarica Milinkovic che va a centimetri dal palo alla destra di Maenpaa. La Lazio fatica a trovare spazi, la manovra è abbastanza lenta, il Venezia è asserragliato nella propria trequarti e per vedere una chance serve che la squadra lagunare si scopra un po’, così su grande imbucata di Immobile può involarsi Felipe Anderson che però non controlla benissimo, si allarga troppo e calcia a lato a tu per tu con il portiere finlandese del Venezia. La squadra di Bertolini non costruisce nulla, la Lazio si fa largo soprattutto a sinistra, dalla parte di Zaccagni che nel finale si prende l’ammonizione che vale la squalifica in ottica derby: Manganiello ne punisce una presunta simulazione sul finale di tempo, l’ex Verona era stato avvisato poco prima. La sensazione è nella prima occasione avesse ragione l’arbitro, sulla seconda resta qualche dubbio in più. Rigore no, ma il giallo per simulazione appare un po' forzato, anche se non certo scandaloso.

LA SBLOCCA CIRO - La Lazio nella ripresa parte con un’altra marcia e andrebbe subito in gol con Immobile che, però, è in fuorigioco di centimetri. Più verticali e pericolosi i biancocelesti che trovano il vantaggio su calcio di rigore, netto per un fallo di Crnigoj su Luiz Felipe, Manganiello inizialmente lascia andare, ma poi corregge la sua decisione dopo on field review. Dal dischetto va Immobile che è perfetto e fa 21 in campionato. Molto meglio la Lazio e vicina al raddoppio prima con Immobile, ma soprattutto con Luis Alberto che calcia male da ottima posizione dopo una grande azione architettata da Felipe Anderson e Patric. Primo cambio per Sarri al 70’, fuori Zaccagni e dentro Pedro. Poco da segnalare a cavallo tra il 65’ e l’80’, se non il ritorno di Lazzari che prende il posto di Patric. E anche l’ingresso di Nani nel Venezia, il portoghese torna all’Olimpico dopo quasi quattro anni. La Lazio gestisce, fa possesso, il Venezia non alza quasi mai le linee. Nel finale un po’ di riposo per Luis Alberto che lascia spazio a Basic. Lo spagnolo esce mugugnando, non una novità. Poco dopo, Strakosha e Luiz Felipe si complicano la vita in disimpegno, ma per loro fortuna Henry è in fuorigioco sul tocco di Haps e così il pericolo non si materializza. Nel finale un paio di occasioni potenziali in ripartenza per i biancocelesti, ma manca precisione nell’ultimo passaggio a Basic e Lazzari per arrivare a concretizzare. Poco male, col minimo scarto la Lazio conquista tre punti d’oro nella corsa europea e si issa al quinto posto.