ESCLUSIVA - Avv. Buceti, legale di Mauri: "Siamo sereni, Stefano non c'entra nulla con questa storia"

Pubblicato il 16 ottobre all ore 11.16
17.10.2014 06:30 di  Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Saverio Cucina - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Avv. Buceti, legale di Mauri: "Siamo sereni, Stefano non c'entra nulla con questa storia"

Torna in auge la vicenda del calcioscommesse, un virus ancora non del tutto debellato e che potrebbe aprire un nuovo filone di indagini sugli illeciti sportivi nel calcio nostrano. Stando a quanto emerge dai primi elementi raccolti sempre dalla procura di Cremona, spunta anche una nuova conversazione tra Zamperini e tale ‘stefano160268, che avrebbe attirato per l'ennesima volta i sospetti sul centrocampista della Lazio Stefano Mauri. Per far luce sulla vicenda e i possibili risvolti giuridici, la redazione de Lalaziosiamonoi.it ha contattato in esclusiva proprio il legale di Stefano Mauri, l’Avv. Amilcare Buceti: “Lo abbiamo detto tempo fa e lo ribadiamo anche oggi. Noi abbiamo messo a disposizione della Magistratura tutto quello che avevamo. Di recente è stato anche reso disponibile l’accesso al Pin che nessuno ci aveva chiesto. Stefano Mauri non ha alcun collegamento in merito a questa fuga di notizie relativa a questo ‘stefano’ seguito da una cifra (‘stefano160268’, secondo quanto emerso dai dati in possesso della Procura di Cremona, ndr), perché evidentemente non corrisponde a Stefano Mauri, il quale non c’entra nulla con questa storia, non ha mai parlato con costui, non ha mai cifrato, dialogato, rapportato, scritto, telefonato e sposato nessuno di questi individui. Pertanto ripeto per l’ennesima volta, come verrà inevitabilmente confermato poi all’esito delle indagini tecniche, che Stefano Mauri è del tutto estraneo a questa faccenda e alle comunicazioni di cui si parla nei giornali odierni. Lo dico con la coscienza serena di chi sa che non c’entra nulla”. Ennesima tegola per il capitano biancoceleste, dopo la lunga vicenda  culminata con la squalifica di sei mesi poi ridotta a sei mesi: “A questo punto mi viene da sorridere. Questo ragazzo ha veramente le spalle grandi, perché a distanza di tanto tempo ancora si continuano a fare speculazioni su questa faccenda. Se abbiamo già ricevuto notifiche dalla Procura? Il nostro perito ora è costantemente al lavoro sugli atti. Non abbiamo avuto comunicazioni formali, ci sarà un’udienza il 29 ottobre dove con tutta probabilità ci sarà la trattazione che è prevista dal rito rispetto a quelle che sono le evidenze della consulenza tecnica. Ma non è che siamo sereni perché è consuetudine affermarlo quando uno è indagato; il fatto è che non c’è nulla che ci possa minimamente preoccupare. Io mi chiamo Amilcare, forse di ‘Amilcare’ in Italia ce ne saranno solo 32, di Stefano direi diversi migliaia. Quella cifra accanto al nome non è né la data di nascita, l’ascendenza astrale, il compleanno della sorella o della fidanzata. Faccio fatica anche a rispondere perché so di cosa stiamo parlando: aria compressa per quanto riguarda Stefano Mauri. Probabilmente si tratterà di qualcun altro che certamente avrà combinato qualcosa. Con questo non voglio dire che l’impianto complessivo di quell’indagine debba essere necessariamente buttata al macero – precisa l’Avv. Buceti –, tutt’altro. Sia nel rispetto delle istituzioni che stanno combattendo un fenomeno criminale, sia perché probabilmente qualche altra evidenza, in altre direzioni, ci sarà. Ma che questa faccenda riguardi il mio cliente questo assolutamente no". Un caso che pare riaperto, dunque, ma che non sambra scalfire più di tanto i legali del giocatore, già al lavoro per tutelare gli interessi del proprio assistito: "La strategia difensiva è quella sempre della massima collaborazione con gli uffici che stanno indagando con il Dott. De Martino, il Gip Salvini. La nostra disponibilità è totale. Essendo anche forti del nostro convincimento ci siamo messi nella totale disponibilità. Il nostro consulente tecnico sta lavorando nella medesima direzione. La strategia è quella di attendere che il grande polverone finisca affinché i responsabili reali di questa vicenda, se ci sono, vengano individuati. Non il capitano della Lazio che non ha fatto nulla”.